(A. Austini) – Invocato, acquistato a peso d’oro, poi deriso, scaricato fino alla cessione e ripreso per i capelli. E ora di nuovo protagonista. Strana storia quella di Stekelenburg. La Roma lo ha preso un anno e mezzo fa convinta di aver sistemato un ruolo chiave per anni. Col tempo ha invece scoperto un ragazzo troppo taciturno, con grosse difficoltà di inserimento nell’ambiente e si è fatta convincere da Zeman che era il caso di cambiarlo.
Venduto al Fulham a gennaio, Stek è dovuto tornare per mancanza di un sostituto e dieci giorni dopo è tornato ad essere il custode dei pali della Roma. Con ottime possibilità di conservare a lungo il posto. C’è voluta la «normalità» di Andreazzoli per preferire un portiere «che para meglio» a uno «che partecipa di più». Zeman ha spiegato così il sorpasso di Goicoechea sull’olandese: si sbagliava e ha pagato.
Adesso per Stekelenburg è tutta un’altra vita. Bastava vederlo esultare domenica durante e dopo la partita con il Genoa per capire che qualcosa dentro di lui è cambiato. Il lungagnone dalla faccia triste ora ha un’anima. Andreazzoli gli ha detto subito che sarebbe tornato titolare, a una sola condizione: imparare l’italiano. Stek ha ripreso le lezioni abbandonate e tra un paio di settimane sarà pronto per l’«esame»: la prima intervista nella nostra lingua. Per il resto il tecnico ha lasciato carta bianca al preparatore dei portieri Guido Nanni che ora ha più spazio negli allenamenti e sta mettendo sotto l’olandese.
I risultati si vedono: imbattuto con la Juventus, decisivo a Bergamo sul 3-2 e ancor di più nella gara con il Genoa in cui è stato il migliore insieme a Totti. Una svolta soprattutto mentale. Se ne è accorto anche Van Gaal, che ha inviato il preparatore della nazionale a seguirlo in Roma-Juventus: verrà convocato per i prossimi impegni dell’Olanda di fine marzo. La fiducia per il numero 24 è tornata anche a Trigoria. Tanto che a fine campionato i dirigenti potrebbero proporre al portiere un rinnovo di contratto. Quello attuale scade nel 2015, l’eventuale prolungamento comporterebbe però il pagamento di un ulteriore milione di euro all’Ajax: è uno dei bonus legati al suo acquisto.
Intanto Sabatini continua a studiare il mercato. Al posto di Stekelenburg aveva preso Rafael del Santos, brasiliano comunitario del ’90. L’affare saltò per un «misunderstanding» sul fuso orario con un avvocato brasiliano, ma si potrebbe riaprire a giugno, quando Goicoechea tornerà in Uruguay (è arrivato in prestito) e alla Roma servirà un «secondo». Difficilmente sarà Cassio del Corinthians, altro nome sulla lista ma pronto a spostarsi solo per fare il primo.