UDINESE:
Brkic 6; Heurtaux 4,5, Danilo 5, Domizzi 5,5; Basta 5,5, Badu 6,5, Allan 6, Gabriel Silva 6, Maicosuel 6 (dal 70′ Pereyra 6); Muriel 6,5 (dal 74′ Angella s.v.); Di Natale 6 (dall’84’ Ranegie s.v.)
All. Guidolin 6
ROMA:
Stekelenburg 6: Para bene un diagonale del numero 10 friulano in avvio di gara, restando inoperoso per un’ora abbondante di gioco. Sul pareggio lascia l’impressione di poter fare di più, visto che la botta di Muriel gli passa in mezzo alle gambe. Tutto sommato le colpe sono di altri. Non è uno da miracoli!
Piris 6,5: Forse il migliore della difesa. Caparbio al punto giusto e rapido nelle rincorse, si trova ad affrontare avversari tecnicamente molto validi a cui però concede ben poco. La lettura di alcune situazioni tattiche non è ancora propriamente da difensore arcigno, ma si sta lentamente trasformando in un buon marcatore. Vigile!
Burdisso 5: Inguardabile sull’azione dell’1-1 quando offre le spalle a Muriel e termina con il sedere per terra invece di accompagnare sul fondo l’attaccante. Da uno della sua esperienza è impensabile vedere errori del genere, frutto sicuramente dalla mancanza di condizione che ne sta minando le sicurezze passate. Purtroppo sta diventando una costante negativa dei gol subiti dalla Roma. Bisogna correre ai ripari nel prossimo mercato. Bollito!
Castan 6: Al rientro dopo l’infortunio al ginocchio, si posiziona sul centro-sinistra della linea difensiva senza particolari patemi. L’unica occasione lasciata a Di Natale, dopo appena 5 minuti, nasce per una scalata centrale eccessiva da parte sua; dopo il brivido cresce in attenzione e limita al minimo le sbavature. Anche sotto l’aspetto della prestanza fisica un ottimo recupero per il terzetto arretrato. Deciso!
Torosidis 6: Sbaglia anche lui in occasione del gol di Muriel, rientrando con troppa sufficienza sull’attaccante colombiano e permettendo la comoda conclusione verso Stek. Nel secondo tempo, dopo il pareggio, si trasforma in ala aggiunta, gettando scompiglio nell’area avversaria e procurandosi anche un sacrosanto rigore, non sanzionato da Guida. Con un cross sbilenco nel finale rischia di sorprendere il distratto Brkic. Diesel!
De Rossi 5,5: Piccoli passi indietro dopo la prestazione con il Genoa. La condizione non è ancora al 100% e si vede palesemente. Prova ad impostare la manovra con fortune alterne, aiutandosi con Totti fino a quando resta in campo. Spara alle stelle un paio di comodi palloni dal limite, tranquillamente alla sua portata. Tornare al top è molto dura!
Perrotta 6: Si posiziona al fianco del vecchio compagno cercando di dare concretezza al reparto. Limita al minimo le proverbiali incursioni, buttando sempre un occhio a Maicosuel e Gabriel Silva, pericolosi sulla trequarti. Serata dedicata al lavoro sporco. Minatore!
Florenzi 6,5: Si ripropone il tormentone della Roma Spallettiana, ovvero avere un giocatore che va in profondità continuamente, facendo i movimenti necessari ad esaltare la visione di gioco del capitano, ma anche sciupone sotto porta per la mancanza di dimestichezza nei 16 metri. Si divora due occasioni colossali di piede e di testa, ma fortunatamente nella seconda arriva lo stesso il vantaggio. Sempre generoso nelle rincorse sotto palla, paga la fatica nell’ultima parte di gara. Coperta corta!
Marquinho 6: Cambia come spesso gli capita ruolo, defilandosi sulla fascia sinistra e ingaggiando un bel duello con Basta. Non sempre riesce a dare continuità alle discese offensive, preoccupandosi di non scoprirsi alle spalle e offrendo copertura al rientrante Castan. Più attento tatticamente che esuberante in avanti!
Lamela 6: Meriterebbe molto meno per quanto espresso, ma la prestazione viene salvata dalla rete importante realizzata al 20′. Dopo aver gonfiato la rete con un bel tocco mancino, si intestardisce nel dribbling perdendo sistematicamente il duello con gli avversari, senza mai creare la superiorità numerica. Il grande difetto già individuato da Zeman è il non giocare senza palla, muovendosi poco negli spazi e non offrendo soluzioni ai compagni. Sotto questo punto di vista la crescita sembra ancora lunga. Eclissato!
Totti 6,5: Un po’ innervosito dalle entrate di Danilo, catalizza il gioco sui propri piedi, premiando di volta in volta gli inserimenti dei numerosi centrocampisti, specie Florenzi. Splendido il cross per l’ex Crotone da cui nasce il gol del momentaneo vantaggio di Lamela. Si abbassa con disinvoltura per raccordare centrocampo e attacco, ricordando la posizione ricoperta con Spalletti. Dopo la sua uscita si spegne la luce. Volano!
Osvaldo (dal 60′ per Totti) 4,5: L’errore nel finale a tu per tu con Brkic, completamente fuori posizione, è inguardabile per uno con le sue qualità. Nella mezzora di permanenza sul terreno di gioco, struscia pochi palloni e anche controvoglia. Questo non è il giusto atteggiamento. Si scava la fossa da solo!
Nico Lopez (dall’84’ per Florenzi) s.v.: Poco o nulla da segnalare.
Balzaretti (dall’86’ per Marquinho) s.v.: Idem sopra.
All. Andreazzoli 5: La sostituzione di Totti dopo un’ora di gioco lascia senza parole. E’ questo forse il primo evidente errore (oltre a Lamela sulla fascia contro la Sampdoria) dal suo insediamento sulla panchina capitolina. Dopo l’ingresso di Osvaldo la Roma smette di giocare, priva di idee e confusa in fase di impostazione. Tardivo forse anche il cambio di Nico Lopez al 37′ del s.t., nemmeno in grado di capire il contesto di gioco. Sicuramente un passo indietro rispetto alle tre vittorie consecutive. Braccino corto!
Arbitro Guida 5: La serie di errori del fischietto di Torre Annunziata inizia con le ammonizioni di Totti e Domizzi, a dir poco eccessive, per proseguire con l’espulsione di Herteaux, frutto si di una brutta entrata, ma non sanzionabile con un rosso diretto. In mezzo ci sono anche due episodi dubbi che riguardano Torosidis nell’area di rigore bianconera: il primo poco chiaro, mentre il secondo piuttosto evidente. In questo tourbillon di scempiaggini era difficile non pensare ad un pareggio finale. Rimandato!
A cura di Angelo Papi