(F. Balzani) – L’aggancio è servito e – secondo Totti – «scontato». La Roma di Andreazzoli mette in banca il 5˚ risultato utile su sei partite, la terza vittoria di fila all’Olimpico che permette di riprendere la Lazio al quinto posto, in attesa di Samp-Inter. Facendo due calcoli con questa media punti (2,10) da inizio stagione sarebbe seconda a quota 60. «Ma sono sorpreso anche io. Non sto capendo bene cosa sto facendo – ha detto Andreazzoli – Sono molto soddisfatto, abbiamo fatto un grosso passo in avanti, abbiamo trovato continuità». Il tecnico ha proposto una Roma nuova ancora senza Osvaldo, con Perrotta trequartista e con il miglior Tachtsidis della stagione al fianco di De Rossi (ieri 300 in A con la Roma). «Volevo mettere in campo più qualità possibile», la spiegazione di Aurelio. Ne è uscita fuori una squadra che ha creato tanto (e raccolto poco) nel primo tempo e che nella ripresa ha rischiato di essere raggiunta.Poi ci ha pensato Francesco, che all’Olimpico è come il Papa. «Con lui è tutto più facile», ride Andreazzoli.
Gol numero 226, secondo posto tra i cannonieri di sempre in solitaria, 18˚ rete al Parma e aggancio a Rivera come presenze in A: «Sono felice di aver superato Nordahl, ora il mio obbiettivo è Piola (274 gol, ndr) oltre all’Europa. L’aggancio alla Lazio? Gli avevamo dato il vantaggio, era scontato che prima o poi li riprendevamo. Il traguardo principale è entrare fra le prime 6 poi si vedrà». Il capitano esalta Andreazzoli, ma non dimentica « Zeman: «Aurelio sta cendo grandi cose, ma se la squadra corre così tanto è merito della preparazione di Zeman. A 36 anni grazie a lui posso dire ancora la mia». Con Osvaldo invece siamo ai titoli di coda. «Quando gli attaccanti non segnano si incasinano la vita da soli», ha dichiarato Baldini. Il dg è tornato sulla vicenda-sceicco:«Qaddumi mi ha contattato, non sono stato io a segnalarlo, e voleva rilevare il club. Non era intenzione degli americani vendere, poi 5 mesi fa si dichiarò interessato a una partnership. Gli americani hanno voluto parlare e si sono compiuti i passi per verificare la cosa. Quando queste storie non vanno c’è sempre un responsabile. Io ho fatto una discreta carriera da calciatore, da procuratore, ds e direttore generale, ma non faccio il revisore dei conti. Comunque gli americani continueranno a cercare investitori».