Il direttore generale del Palermo, Giorgio Perinetti, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in vista della prossima sfida di campionato tra i suoi ragazzi e la Roma:
I cambi di allenatore sono stati il più grande problema della stagione?
“I nostri problemi vengono da lontano. Sapevamo sarebbe stata una stagione di transizione; si voleva inserire qualche giovane con poca esperienza in serie A, ma purtroppo le cose non sono andate bene. In più ci sono stati gli avvicendamenti tra allenatori e di gestione societaria. Abbiamo provato nel mercato di gennaio a prendere giocatori di esperienza come Sorrentino ed Aronica più qualche giocatore estero che ha bisogno di ambientarsi”.
Ora le speranze di salvezza sono state affidate a Sannino, in caso di retrocessione quali saranno i programmi del club?
“Sannino è un combattente ed è giusto che si giochi le sue chances, non è molto fortunato agli approcci ai campionati visto che nelle prime tre giornate di campionato ha affrontato Lazio e Napoli ed ora è rientrato affrontando prima il Milan ed ora affronterà la Roma. Anche lui è un uomo emozionale ed uno che lotta. Ci ha detto che in caso di retrocessione rilancerà il Palermo, cercando subito la risalita, facendo tesoro degli errori commessi questa stagione da parte di tutti”.
Alla ripresa del campionato dovrete affrontare la nuova Roma di Andreazzoli cosa si aspetta dalla gara?
“Spero per il Palermo spero che Sannino possa usufruire della sosta per registrare la squadra. Sono un estimatore di Zeman che ha fatto molto bene, ma poi sono affiorati dei problemi. Chi lo ha sostituito (Andreazzoli ndr) ha dato alla Roma quella concretezza che non aveva. Ora è più equilibrata e può aspirare ad una continuità anche nei risultati. È una squadra che sta facendo a meno di Osvaldo, di Destro, ma che rinunciando agli attaccanti non dà riferimenti agli avversari con gli inserimenti di Perrotta e Lamela. Spero la sosta faccia meglio a noi che a loro. Visti i valori in campo possiamo aggrapparci alla sosta e alla cabala, non vincendo mai, magari è la volta buona”.
Marquinho, imprescindibile per Andreazzoli è stato vicino a vestire la maglia del Palermo?
“Gasperini diceva che era quasi fatta e stava aspettando il giocatore. Il ragazzo poi aveva fatto sapere di preferire il Brasile rispetto al Palermo ed ora è diventato il titolare al posto di un altro ex palermitano come Balzaretti”.
Un giudizio sul capitano della Roma, Francesco Totti?
“Ho avuto la fortuna nella mia carriera di guardare da vicino tantissimi campioni come Falcao, Conti, Maradona, e Totti fa parte di questa categoria, con un plus come quello di essere romano ed aver giocato solo con la Roma. È un giocatore che stupisce ogni stagione facendo meglio dei giovani dei campioni affermati, un fenomeno”.
Totti in scadenza contrattuale la prossima stagione ha dichiarato di non aver ancora sentito nessuno della società per un eventuale rinnovo.
“Se Totti gioca in questo modo il rinnovo deve essere automatico. Credo che per un giocatore del genere, dal suo rendimento, mi sembra scontato. Non vedo problemi”.
Quanto può pesare per le casse societarie un contratto così oneroso, per un calciatore della sua età?
“Penso che per le casse delle società pesino più i contratti di quei giocatori che guadagnano anche meno, ma non hanno il suo rendimento. Totti valorizza tutta la Roma non è soltanto ciò che fa lui, ma quanto valorizza i suoi compagni con i suoi assist, il carisma che dà alla squadra. Ci sono situazioni in cui il giocatore non vale solo il suo apporto, ma quello che riesce a fare, migliorando anche gli altri. Questo va pesato”.
Prandelli ha aperto ad un possibile ritorno di Totti in Nazionale.
“È giusto far giocare i giovani per un discorso di fargli acquisire esperienza internazionale, però se Totti sta in queste condizioni non ha bisogno di fare le amichevoli. In Nazionale devono andare i migliori giocatori in assoluto. Se fra questi c’è Tottii ben venga. Le Nazionali piccole si costruiscono. Se Totti sarà al massimo della condizione fisica prima del Mondiale lo convocherei. Penso che se il Brasile avesse Pelè a disposizione, al Mondiale lo farebbe giocare e non gli farebbe fare le qualificazioni, ma parlare di Pelè è fantacalcio, parlare di Totti è realtà”.
Fonte: Radio Incontro