(repubblica.it – M.Pinci) Indifesa in difesa. Fin troppo facile il gioco di parole a guardare quel che resta della retroguardia della Roma. E stavolta c entrano poco i numeri che, soprattutto a causa del semestre zemaniano, fanno del reparto arretrato romanista il penultimo del campionato con 49 gol subiti: Andreazzoli, a 4 giorni dalla partita con il Palermo non sa ancora su quanti (e quali) difensori potrà contare. Se non altro, dopo settimane di ristrettezze, torna l abbondanza in attacco dove oltre a Osvaldo tornato dalla Nazionale il tecnico è pronto a portare con sé anche Destro: con il rischio (gradevolissimo) di dover indicare a entrambi la strada della panchina.
REBUS DIFESA: CHI CON BURDISSO E CASTAN? – Il secondo allenamento della settimana non ha sciolto i dubbi di Aurelio Andreazzoli.Semmai li ha incrementati: la difesa in vista della gara di sabato a Palermo rischia di risolversi in un rebus. Perché l allenatore da quando siede sulla panchina romanista
non ha mai rinunciato alla difesa a 3, ma stavolta completare il pacchetto rischia di essere più complicato del solito. Marquinhos, dopo la lesione al bicipite femorale della coscia sinistra che lo ha fermato la scorsa settimana non ha ancora ripreso a lavorare con i compagni, limitandosi a una parte di allenamento differenziato in compagnia di Pjanic oltre al consueto lavoro di carico in palestra. Non abbastanza per essere in condizioni ottimali nel weekend: volendo, lo staff tecnico potrebbe forzare il suo rientro, ma correre rischi dopo un doppio infortunio muscolare nello stesso punto sarebbe un rischio eccessivo, soprattutto a una settimana dal derby con la Lazio. E Piris, la primissima alternativa del reparto arretrato, giocherà stasera l ultima gara con il suo Paraguay in Ecuador per le qualificazioni mondiali e non sarà a Roma prima di giovedì. In tempo per svolgere soltanto un allenamento vero con i compagni prima della partenza per Palermo. Resterebbero soltanto allora Burdisso e Castan, due difensori cui, quando ha potuto, il tecnico ha sempre aggiunto un terzo elemento rapido per compensarne i limiti di dinamismo. Diverso dunque dal baby Romagnoli, tornato ad allenarsi dopo due settimane ai box per un affaticamento muscolare difficile da smaltire e che gli è costato anche la chiamata dell Under 21. Per caratteristiche, più simile ai due compagni disponibili che a quelli in dubbio. Ad oggi, però, l unica soluzione certa a disposizione di Aurelio.
OSVALDO E DESTRO: ABBONDANZA IN PANCHINA – Al contrario, l allenatore potrà tornare a disporre di un attacco a pieno regime. Totti, Lamela, Osvaldo e, ormai, anche Destro: oggi il centravanti di Ascoli Piceno ha svolto quasi tutto l allenamento, rinunciando soltanto alla partitella. Il segno di un recupero ormai ultimato, anche in tempo per Palermo. Quasi inevitabile però che dopo uno stop così lungo Andreazzoli possa preferire portarlo, ma soltanto in panchina. Dove, nonostante l abbondanza, rischia di finire anche Osvaldo, non più intoccabile come qualche settimana fa. E non per comportamenti sgraditi, ma esclusivamente a causa di un rendimento e un applicazione in campo al di sotto degli standard richiesti dal tecnico. Che sembra aver scelto la formula definitiva, o quasi, per la sua Roma: nonostante lo stop di Perrotta (distorsione alla caviglia) Aurelio sarebbe orientato a confermare il doppio incursore alle spalle di Totti centravanti. Con Florenzi, premiato con la chiamata in Nazionale, farebbe coppia Lamela, spostato più al centro con il rientro di Torosidis a destra nel centrocampo. Gli attaccanti, per ora, possono anche restare a guardare.