(S. Carina) Il countdown è agli sgoccioli. Domani scade il termine ultimo per dare un seguito al contratto preliminare siglato dalla Roma con lo sceicco Adnan Aref al Qaddumi al Shtewi, interessato a entrare nel pacchetto azionario del club. Le parti sono ferme al comunicato del 21 febbraio, al quale è poi seguita una nuova nota della società giallorossa qualche giorno dopo dove si è precisato che l‘unica condizione per la chiusura dell’operazione è l’effettivo pagamento del prezzo dell’investimento effettuato entro il 14 marzo.
Dopo l’apertura di credito della proprietà americana, lo scetticismo sulla solvibilità del soggetto interessato, palesato dal socio Unicredit (che detiene 40%), ha dato il via a dubbi e perplessità. Dal passato di barista e imbianchino confessato dall’aspirante comproprietario del club giallorosso che vive in periferia di Perugia, ricusato dalla famiglia d’origine per il matrimonio con una donna italiana, al fratello che vende collanine a Nablus, passando per le inchieste della Consob e della Procura della Repubblica di Roma, affari saltati in extremis (Acqua Marcia, donazioni milionarie all’istituto Don Orione di Bergamo, la controversa vicenda della sartoria industriale Fagnus di Umbertide per la quale ha dovuto patteggiare una condanna a 2 anni con pena sospesa e non menzione) e pendenze con le banche, il quadro che ne esce non lo avvicina di certo all’immaginario che si può avere di uno sceicco. Il panorama, però – sempre a suo dire – sarebbe cambiato dopo la morte del padre, che gli ha permesso di venire in possesso di un’eredità da favola. Ancora poche ore – mentre Baldini e lanzi sono in Usa da Pallotta per la convention della Raptor – per dimostrare la veridicità delle sue affermazioni.
NUOVA CARD TRASFERTE Intanto ieri la Roma ha presentato l’As Roma club Away, la card che permetterà al possessore – dal 4 aprile in poi – di poter acquistare i tagliandi d’ingresso in tutti gli stadi d’Italia nei quali ‘rotti e compagni giocheranno in trasferta. Letta così sembrerebbe l’abolizione della contestata tessera del Tifoso, vista da molti sostenitori come una schedatura. In realtà, muore il nome ma non la tessera di per sé. «Quelli introdotti sono esclusivamente dei nuovi strumenti di semplificazione per il tifoso che rendono la tessera piU vicina allo spirito che originariamente doveva avere ma i requisiti di sicurezza rimangono gli stessi., fanno trapelare dal Vuninale. La card (che costerà 20 euro e avrà validità triennale), si potrà ottenere on-line o sarà emessa a vista, azzerando così i lunghi tempi di attesa (30-40 giorni). Inoltre non sarà legata a nessun circuito bancario. Per il resto, però, sarà una tessera del tifoso a tutti gli effetti, dovendo rispondere sempre alla Questura on line