Mattia Destro è più che mai il presente giallorosso. Per capire quanto l’ex giocatore del Siena sia sempre più protagonista basta affidarsi all’esperienza sensoriale prima ancora che ai numeri: la vista può ingannare, l’udito no, e infatti il boato dell’Olimpico al suo ingresso in campo a inizio ripresa fa da contrappunto ai fischi che avevano accompagnato il nome di Osvaldo alla lettura delle formazioni.
Aggrappata più che mai a Mattia Destro, la Roma. Non potrebbe essere altrimenti, lo dicono i numeri. Che fosse sempre decisivo in Coppa Italia, i giallorossi lo avevano capito da un bel pezzo, la doppietta di mercoledì a San Siro è stata solo una conferma, quarto e quinto gol nella manifestazione tricolore dopo quelli rifilati all’Atalanta, alla Fiorentina e sempre all’Inter nella semifinale d’andata.
Resta forte il sospetto, per qualcuno addirittura una convinzione, che la Roma abbia appunto peccato di presunzione nell’approcciare una sfida facilissima, sulla carta, e proprio per questo insidiosissima. «No, non l’abbiamo sottovalutata» , giura Destro nel dopo partita. «Anche perché – aggiunge – penso che l’impegno non sia mancato. Dobbiamo migliorare certi aspetti e cercare di vincere le prossime partite» . (…) Mattia, a Firenze è già stato decisivo, proprio in coppa. Ha provato ad esserlo sino in fondo anche con il Pescara, «ma purtroppo no, non siamo riusciti a vincere, abbiamo cercato di fare il possibile. Ci sono stati tre o quattro episodi clamorosi (il riferimento è soprattutto a un paio di rigori invocati nella ripresa, ndr) ma andiamo avanti. L’approccio nel primo tempo? Ci dobbiamo lavorare ma l’importante è la reazione»
Fonte: Corriere Dello Sport