Alessio Romagnoli e Frederic Massara sono intervenuti nel corso di uno speciale dell’emittente satellitare Sky sport dedicato al settore giovanile. Queste le loro parole:
Hai sempre giocato una categoria avanti
“Non sbagli, dai tempi degli allievi Nazionali che ho giocato sempre sotto età”
Da tempo che sentiamo parlare di te come il futuro difensore della Roma. E’ una grossa responsabilità?
“Non penso che sia un peso. Per fortuna l’ambiente, qui, a Roma è tranquillo con me, mi lasciano crescere tranquillamente”
Il tuo primo gol in Serie A, su assist di Totti. Cosa provi a rivedere le immagini?
“E’ bellissimo, penso sia stupendo rivederlo”
Più bello questo o il gol al derby a livello giovanile che ricordi sempre
“Al derby è più bello. Domanda scontata, ed è scontata la risposta”
Prende la parola Frederic Massara:
Hai avuto nel settore giovanile allenatori come Montella, Stramaccioni, De Rossi. I titoli nelle giovanili parlano chiaro. Ne arrivano di soddisfazioni.
“I titoli sono certamente un indicatore della qualità del settore giovanile, sapientemente guidato da Bruno Conti. I titoli sono importanti, ci certificano che i ragazzi sono forti e capaci di prevalere con squadre di stesso livello. Ma quando abbiamo esordi di ragazzi che si dimostrano all’altezza fin da giovanissimi ci rendono più felici, significa che si è fatto il lavoro giusto ”
Come si individua un ragazzo?
“Evidentemente i talenti non si scoprono, si manifestano da soli. E’ chiaro che bisogna completare il loro percorso formativo, ci sono tante variabili che incidono. Ma cercare di capire le qualità eccellenti che spiccano diventa una priorità. E questo lavoro nella Roma è fatto veramente molto bene.”
Interviene anche Bruno Conti. Queste le sue parole:
Che legame c’è tra i ruoli di responsabile del settore giovanile e lo scouting?
“Ricky è un grande professionista e ho un ottimo rapporto con lui. E’ un motivo ancora più importante per portare avanti il nostro settore giovanile. Tutti sappiamo le difficoltà delle società di scoprire i vivai, noi lo abbiamo sempre fatto, anche sotto età., Ricky è un valore aggiunto per il nostro lavoro e per la nostra continuita”
Ci racconti la storia di Romagnoli?
“Alessio è stato preso a 10 anni, dal San Giacomo, a Nettuno. E’ chiaro che nelle selezioni che facciamo, con i vari osservatori che girano per le società dilettantistiche, si va a selezionare. Li seguiamo, andiamo a vedere le partite, facciamo i provini a Trigoria e poi si fanno queste le scelte. E’ chiaro che in questo lavoro, con queste fasce d’età, anche la bravura nella scelte degli istruttori conta, è la cosa più importante per la crescita di questi ragazzi. E’ un lavoro costante, ma anche grazie alla bravura di osservatori e istruttori.Senza queste persone è difficile portare avanti un lavoro così grande”
Una dedica alla famiglia di Romagnoli, che tra l’altro fa il tuo stesso viaggio da Nettuno a Roma.
“Alessio adesso è più avvantaggiato, quando l’ho fatto io prendevo il treno da solo da Nettuno per andare ad allenarmi al Tre Fontane. Però non dimentichiamo i sacrifici che ha fatto la sua famiglia, ma credo che Alessio li abbia ripagati. E’ importante per questi ragazzi avere la famiglia alle spalle”