Where is Sandro, il laziale?» . Jim ha esordito così, pochi minuti dopo aver toccato il suolo romano, le sette di mattina passate da una manciata di minuti, aeroporto di Ciampino ancora semivuoto e parecchio addormentato, solito abbigliamento casual, con lui l’ad della Roma Italo Zanzi e l’amico Alex Zecca, l’ufficio stampa della Roma ad attenderlo, il derby già in testa. Perché James Pallotta, presidente della Roma dal ventisette agosto scorso, alla sua quarta volta nella capitale, è uno che ai corsi e ricorsi ci crede, come, appunto, quello di Alessandro, tifoso laziale, addetto nel secondo aeroporto della capitale e che ogni volta che l’aereo privato della Raptor è atterrato a Ciampino, ha atteso il presidente giallorosso all’esterno per uno scambio di battute, «e ogni volta che l’ho incontrato, la Roma ha vinto, where is Sandro?» .
Il buonumore e l’ottimismo lo ha comunque recuperato a pranzo, con il suo capitano, Francesco Totti, nel primo impegno diciamo ufficiale della sua tre giorni romana (il ritorno negli States è programmato per ora nella giornata di martedì) e che vedrà l’appuntamento clou domani sera, stadio Olimpico, per il primo derby di Jim allo stadio con la speranza, Sandro o non Sandro, che finisca in maniera diversa dai precedenti tre, quelli giocati nell’era a stelle e strisce.
Fonte: Corriere Dello Sport