Francesco Totti deve “battere” ancora Roberto Pruzzo: al capitano giallorosso ormai appartengono quasi tutti i record possibili e immaginabili con la maglia della Roma ma proprio in Coppa Italia è ancora terzo nella classifica dei gol segnati, alla pari di Ruggero Rizzitelli. Sono 17 le reti messe a segno da Totti, due meno di Giuseppe Giannini e tre sotto “Bomber” Pruzzo. Oltre alle 227 perle che lo pongono alle spalle di Piola tra i massimi cannonieri del nostro calcio, il capitano romanista quindi deve ancora battere un altro record della propria squadra.
A “difesa” di Totti, va ricordato che spesso nelle partite della competizione nazionale, soprattutto i primi turni, gli allenatori lo hanno risparmiato in vista del campionato o delle coppe europee. Eppure, anche in questo rapporto a scartamento ridotto, Totti ha lasciato il segno: ha alzato due volte il trofeo (nel 2007 e 2008, in finale sempre contro l’Inter…), ha segnato 4 gol nelle finali (il record è di 5, di Hernan Crespo) ed è andato a segno in tre finali diverse (come l’altro giallorosso Perrotta, e anche qui il primato appartiene a Crespo, con 4). Diverso invece il percorso di Roberto Pruzzo, che ha vinto quattro volte la Coppa Italia (nel 1980, 1981, 1984 e 1985) e che nell’edizione del 1982/83, conclusasi nei quarti di finale contro la Juventus, fu capace di segnare 7 reti (di cui tre al Modena) in cinque partite giocate. E Giannini? Il Principe ha in bacheca tre coppe Italia (1984, 1986 e 1991) ed ha segnato le sue 19 reti (con un record stagionale di 4, nel 1989 e 1993) spalmate in ben 79 presenze.
All’Inter Totti ha realizzato finora solo un gol in Coppa Italia, aprendo le marcature nel celebre 6-2 della finale romana di andata del 2007. Ma è impossibile dimenticare che sul prato del Meazza, su un campo che in versione interista ha lasciato in Coppa solo briciole alla Roma (su dieci trasferte in casa dell’Inter, la squadra giallorossa ha ottenuto solo una vittoria, ai tempi dell’Ambrosiana, e un pareggio), Totti replichi quegli spunti che fanno ormai parte integrante della storia giallorossa (…). Magari con un altro pallonetto come quello che in campionato segnò a Julio Cesar.
Fonte: Corriere dello Sport