(G. Piacentini) – Andreazzoli processa la Roma. Senza alzare la voce e con i toni garbati, ma non per questo meno decisi, che lo contraddistinguono. Prima dell’allenamento di ieri il tecnico ha manifestato la suadelusione per la gara contro il Pescara, non tanto dal punto di vista tattico, ma soprattutto da quello dell’atteggiamento. Andreazzoli ha sottolineato come un pareggio ci può stare contro qualsiasi squadra, anche l’ultima della classe, ma se è frutto di una prestazione diversa rispetto a quella fatta vedere domenica. Il concetto è quello che lo stesso tecnico aveva fatto presente ai calciatori prima della partita: non bisogna mollare il campionato.
Arrivare alla finale di Coppa Italia con un biglietto già in tasca per la prossima Europa League potrebbe essere, soprattutto psicologicamente, un vantaggio. Il monito, che la squadra sembra aver recepito, è che non dovranno esserci mai più cali di tensione, a partire dalla gara contro il Siena. Il tecnico sta assolvendo nelmigliore dei modi al compito di traghettatore assegnatogli dalla dirigenza quando è stato chiamato per sostituire Zeman. Nonostante questo — e sebbene i bookmakers continuino a darlo come favorito per la panchina il prossimo anno (ieri la sua conferma era quotata 2.50, meglio di Mazzarri a 3.50 e di Allegri a 4) — la società sembra orientata diversamente.
Gli allenatori di Milan e Napoli sono in lizza per la successione ma la strada è complicata. Mazzarri sta trattando il rinnovo ad oltre 3milioni netti a stagione, Allegri ha ancora un anno di contratto coi rossoneri: Berlusconi non lo ama, ma, se il Milan arriverà terzo, potrebbe rinnovare il contratto al tecnico. In caso contrario, il divorzio sarebbe scontato con la Roma pronta ad approfittarne. Per arrivare al suo obiettivo sarà costretta a «tifare» per Montella. Il Tar del Lazio, intanto, harespinto il ricorso del Cagliari sullo 0-3 a tavolino.