(G. Piacentini) – «Era la partita che dovevamo fare sette giorni fa ma abbiamo sempre tanta voglia di dimostrare che siamo all’altezza di questa maglia e che vogliamo chiudere al meglio la stagione».I giocatori della Roma hanno scelto il modo migliore per chiedere scusa ai loro tifosi, con quattro gol al Siena che non hanno cancellato definitivamente le amarezze di questo campionato ma che lasciano sperare in un finale positivo. È quello che spera Nicolas Burdisso, al rientro da titolare dopo la squalifica. «Abbiamo ancora una finale ed altre quattro partite per fare bene e per confermare che siamo un gruppo ed una squadra seria. Il fatto che non riusciamo a compiere il salto di qualità è un discorso che ci portiamo dietro da anni, non riguarda solo questa stagione. Dobbiamo capire che le cose le dobbiamo fare bene e a lungo termine non solo per un anno».
Nonostante la bella vittoria c’è stata la nota stonata dei fischi ad Osvaldo, autore di una tripletta ma anche di esultanze provocatorie nei confronti dei tifosi giallorossi, che hanno risposto con fischi e cori di scherno. «Daniel è un campione, l’ho detto dopo Udine quando è stato tanto criticato ma ci darà tante gioie. Quindici gol in Italia non sono pochi e spero che la gente possa, se non perdonarlo, almeno tenerne conto perché per noi Osvaldo è importantissimo».
Grande protagonista del match è stato Michael Bradley, schierato a sorpresa da Andreazzoli al posto di Pjanic. «La nostra reazione è stata importante, non sempre quando c’è l’intenzione di fare una buona partita ci si riesce. A questo punto della stagione è importante stare bene mentalmente. Abbiamo sbagliato la partita contro il Pescara e abbiamo dovuto dimostrare a tutti, ma soprattutto a noi stessi, che possiamo giocare bene. Ci vogliono tempo e pazienza, non è sempre bello da dire ma è così ». Si è rivisto in campo Bogdan Lobont, che non ha fatto rimpiangere Stekelenburg. «Dopo otto mesi di assenza ero un po’ arrugginito, non lo nego. Però non è difficile fare il portiere nella Roma, anzi è una cosa fantastica, basta essere concentrati per novanta minuti».