(G. Piacentini) – Squadra che perde, si cambia. Dopo la brutta sconfitta di Palermo, la Roma ha ripreso ieri pomeriggio a lavorare in vista del derby che si giocherà lunedì sera all’Olimpico. Preso atto delle squalifiche di Osvaldo e Piris, fermati per un turno dal giudice sportivo, ieri Andreazzoli ha accolto la doppia buona notizia del pieno recupero di Mattia Destro e del brasiliano Marquinhos. A loro bisogna aggiungere Pjanic, che già nel secondo tempo del Barbera aveva dimostrato di aver smaltito in pieno l’infortunio alla caviglia e di essere abile e arruolato.
Tre novità importanti, che offrono al tecnico giallorosso la possibilità di ridisegnare una squadra che è sembrata poco equilibrata, spezzata in due e con poche idee. Destro —che alla Lazio ha già segnato tre volte con la maglia del Siena ma che è al suo primo derby in serie A, visto che ha saltato quello di andata per squalifica a causa del doppio giallo rimediato in pochi minuti contro il Palermo — almeno inizialmente dovrebbe andare in panchina, mentre Marquinhos e Pjanic sono due pedine fondamentali nello scacchiere tattico dell’allenatore giallorosso. Con il difensore brasiliano in campo sia Burdisso che Castan giocano più sereni: la rapidità di Marquinhos è infatti un paracadute per i compagni di reparto, che a Palermo hanno vacillato davanti a Miccoli e Ilicic, ai quali hanno concesso parecchi spazi.
Il rientro di Pjanic, poi, servirà a dare un nuovo ordine in mezzo al campo. Dopo la buona prova con il Parma, infatti, Tachtsidis ha dimostrato di non avere ancora la personalità per guidare una macchina veloce come quella giallorossa. Meglio un pilota più esperto come il bosniaco — ieri ha compiuto 23 anni — che meglio si integra con De Rossi: in questo modo il centrocampista di Ostia non deve preoccuparsi del doppio compito di costruzione e di interdizione, ma può dedicarsi solamente al secondo. Il terzo importante cambio, rispetto all partita di Palermo, dovrebbe riguardare la posizione di Lamela e il conseguente inserimento di Torosidis. Il greco sulla fascia destra — è da quella parte che sono nate le azioni più pericolose dei rosanero — garantisce una maggiore copertura rispetto all’argentino, che riportato più vicino alla porta avversaria (con 13 gol è il capocannoniere della squadra) può rappresentare un valore aggiunto in fase offensiva, alle spalle di Totti insieme a Florenzi (non al top) o Marquinho. In questo caso potrebbe avere un’altra chance Balzaretti.