(G. Piacentini) – Croce e delizia. Ricevere fischi dopo una tripletta in casa non è da tutti, ma l’«impresa» ieri è riuscita a Daniel Osvaldo. Non sono bastati tre gol, insomma, per ricucire un rapporto che in questa stagione si è logorato forse irrimediabilmente. Dopo i fischi e le esultanze polemiche, però, a fine gara sono arrivati segnali di pace da parte dell’attaccante. «Ringrazio i tifosi della Roma, si sono comportati benissimo con me. C’è sempre una parte che è contro di me, ma tengo a questa maglia. La voglia c’è sempre e col Siena ho avuto la fortuna di realizzare tre gol. Stavo vivendo un momento negativo a livello personale, si sono dette cose non vere sul mio conto e si è creata una situazione particolare. Sono contento di giocare per questi colori, restano poche partite e abbiamo bisogno di questo pubblico meraviglioso».
Quello che non gli è mai mancato è il sostegno dei compagni. «Mi aiutano sempre e mi da soddisfazione, ringrazio il mister e i ragazzi che mi sono stati vicino. L’obiettivo è fare del mio meglio per raggiungere l’Europa». In soccorso di Osvaldo sono arrivate anche le parole di Andreazzoli. «È forte, ha fatto 15 gol tutti belli, poi può capitare di vivere periodi meno brillanti in cui ti mancano alcune convinzioni. Qualche atteggiamento lo poteva evitare e il pubblico, giustamente, gli ha dato un po’ contro, come succede nelle migliori famiglie. Ci sono momenti in cui ci si può fare pace e anzi rinsaldare ancora di più il rapporto. Il terzo posto? I tifosi ce lo chiedono e ce lo chiediamo anche noi. Il mio futuro? So benissimo quale sarà ».
Francesco Totti non doveva esserci per un problema intestinale, ma in campo non si è notato. Gli è mancato il gol, ma il suo assist sul gol di Lamela e il tiro dal quale è nato il terzo gol di Osvaldo sono da incorniciare.«Ci voleva proprio una vittoria così – le sue parole – e abbiamo fatto il nostro dovere. Ora entriamo nel mese decisivo, con la Fiorentina sarà una partita decisiva per il nostro finale di stagione. Ci manca la mentalità da grande squadra, che si costruisce con grandi giocatori e grande personalità».