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CORRIERE DELLA SERA Totti guida i giallorossi verso la finale romana e «minaccia» i record di Pruzzo e Giannini

Francesco Totti

(L. Valdiserri) – La Roma è piena di giovani talentuosi — su Marquinhos, Lamela e Pjanic ci sono i più importanti club europei — ma per eliminare l’Inter dalla Coppa Italia e sfidare la Lazio nella finale-derby si affida a due «vecchietti», forse tre. Aurelio Andreazzoli entrerà a San Siro da primo allenatore a 60 anni. Nella Scala del calcio ha già vinto la Coppa Italia 2007, quando era nello staff di Luciano Spalletti. Stasera proverà ad avvicinarsi a un trofeo da primattore: «Andare in finale è una cosa alla quale io non sono abituato e che mi piacerebbe provare». La Roma parte dal 2-1 dell’andata, che fu conquistato da Zdenek Zeman il 23 gennaio scorso: solo in Italia si possono concepire andata e ritorno a distanza di quasi tre mesi.

Ma non mancano i problemi. Pjanic (distorsione caviglia sinistra) è fuori al 99%: «Non sta bene, non credo che farà parte del gruppo anche se abbiamo ancora un po’ di tempo per valutare». Al massimo andrà in panchina. De Rossi (stesso problema, ma meno grave) è ancora in bilico: «Arriva da 7-8 giorni nei quali ha fatto pochissimo». Si cercherà di metterlo in piedi. Marquinhos (ginocchio sinistro) non è al top, ma sarà fatto di tutto per recuperarlo, anche perché Burdisso (come Osvaldo) è squalificato. Destro, dopo l’operazione al menisco esterno del ginocchio sinistro, a fine gennaio, ha messo nelle gambe solo 38’ nel derby ma vuole esserci: «Lo abbiamo lasciato a riposo anche nella partita di Torino e gli abbiamo dato qualche giorno di preparazione in più. Sarà la sua gara perché rientra e perché l’Inter è la sua ex squadra. Speriamo che possa esprimersi al 100%».

L’altro vecchio importante, il più importante, è naturalmente Francesco Totti. Il primatista di tutti i record giallorossi ne ha uno ancora da raggiungere. Pruzzo (20) e Giannini (19) hanno segnato in Coppa Italia più gol di lui (17). Inutile dire che aumentare la statistica tra stasera e la finale contro la Lazio sarebbe un gran godimento (copyright Totti). Ieri ha ricevuto una visita a sorpresa nel ritiro di Novarello: la nipote e il pronipote di Silvio Piola, l’unico calciatore ad aver segnato più di lui in serie A: 274 gol a 227. Totti ha regalato la sua maglietta autografata al piccolo Tommaso, 5 anni, ricevendo in cambio dalla mamma un libro che racconta le gesta dell’avo. Il terzo «vecchietto» è Simone Perrotta, che dovrebbe partire dalla panchina. Ma non è escluso che Andreazzoli si fidi di lui, campione del mondo 2006 e in gol nelle due finali di Coppa Italia (2007 e 2008) vinte dalla Roma sull’Inter. Con squadre molto più sane di quelle di adesso.

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