(R. Frignani) –Rendere «inagibili» per i teppisti i punti caldi attorno allo stadio Olimpico. Ponte Milvio, largo De Bosis, ponte Duca d’Aosta e piazza Mancini. Scenari dei violenti scontri (con bombe carta e otto persone accoltellate) che hanno accompagnato l’ultimo derby di una settimana fa. Il rischio che tutto questo si ripeta per la finale di Coppa Italia, in programma ancora di sera il 26 maggio, primo giorno di voto per le Amministrative, è stato affrontato ieri pomeriggio al ministero dell’Interno nella riunione dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive. Il primo di una serie di appuntamenti durante i quali si confronteranno Questura, Coni, Lega Calcio e le due società per mettere a punto un piano di sicurezza che possa reggere l’urto dei violenti. Da stabilire soprattutto la data del superderby, frutto di una delicata mediazione per non sconfessare l’ordine del ministero dell’Interno Annamaria Cancellieri all’indomani dei recenti scontri — «Mai più di sera le partite a rischio »—e le considerazioni analoghe del prefetto Giuseppe Pecoraro, ma anche per non scontrarsi con le richieste del mondo del calcio che spinge in modo deciso verso un derby notturno, accompagnato dai milioni dei diritti tv. Ma assicurare l’ordine pubblico viene prima di tutto, sia per motivi di sicurezza sia d’immagine per tutta la città. È stata preparata una mappatura delle aree da presidiare, ma azzerare il rischio di azioni violente appare complicato, tanto più che da mesi gli ambienti estremisti legati alle curve di Roma e Lazio sono in fermento. Secondo gli investigatori ci sono gruppi orfani di punti di riferimento e alla ricerca di visibilità per potersi imporre sui concorrenti. E i daspo non sembrano aver scoraggiato i teppisti. Inoltre c’è da considerare il fatto che la zona del Foro Italico (come quelle di Ponte Milvio e piazza Mancini) è piena di scuole che il 26 maggio saranno seggi elettorali e pensare a uno scenario di scontri con i cittadini in coda per votare mette i brividi a più di un investigatore. Ecco perché, fra le ipotesi per non scontentare nessuno, c’è quella di un cambio data (mercoledì 29 maggio?), magari di sera. «Mi confronterò con il prefetto e la Lega per l’orario e il giorno della partita e per evitare cortocircuiti istituzionali e sovrapposizioni — spiega il sindaco Gianni Alemanno —. Facciamo in modo che questa volta sia un derby senza incidenti ». Per il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il derby «va giocato di domenica. È ancora caldo il ricordo degli scontri, ma non può essere una soluzione nascondere il problema che, invece, va aggredito. Giocare in settimana sarebbe un’ulteriore sconfitta».