Nuova rubrica per GazzettaGiallorossa.it, che si sofferma su quanto fatto nel corso dei 90 minuti di gioco, sottolineando positivamente e non, le migliori azioni e giocate messe in scena sul rettangolo verde.
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Il bomber di coppa Mattia Destro completamente recuperato dopo l’infortunio al menisco. L’attaccante marchigiano mette a segno la prima doppietta a San Siro con la maglia giallorossa e diventa con cinque gol in quattro partite il capocannoniere della prima coppa nazionale. Nella prima rete firmata con tocco morbido a scavalcare Handanovic sembrava che la sfera non volesse quasi entrare. Solo dopo aver rivisto la marcatura al replay ci si rende conto dell’alto coefficiente di difficoltà.
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La vena ritrovata da parte di Daniele De Rossi. In una serata caratterizzata da ritmi tutt’altro che mondiali il centrocampista della nazionale mette in campo oltre al solito spirito guerriero anche lo zampino su due gol giallorossi: innesca infatti sia la marcatura del pareggio trovando il corridoio per la corsa di Lamela, sia la seconda segnatura pescando Balzaretti sull’out di sinistra. Ritrovato.
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“Ora per quanto riguarda questa competizione rimane una partita, una soltanto…è sarà un evento unico per Roma”. Prendendo spunto dalle parole di Francesco Totti e tenendo conto del comportamento dei tifosi romanisti in quel di San Siro in occasione della “trasferta libera” per la semifinale di ritorno, domenica 26 maggio allo Stadio Olimpico ci auguriamo di poter parlare solo di sport, facendo sì che questo derby inedito in finale possa essere veramente un evento unico per Roma.
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La poca cattiveria sotto porta di Alessandro Florenzi. Sommando la gara del Meazza alle occasioni fallite contro Lazio e Torino, siamo giunti al fatidico terzo indizio che fa una prova. Troppe le topiche del centrocampista nelle ultime gare caratterizzate da gol mangiati anche da posizione ottimale. Maledizione.
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Lo sguardo attonito di Stekelenburg sul sinistro da fuori di Ricky Alvarez. A due ore dalla fine del match siamo ancora qui a chiederci come sia stato possibile che la palla sia terminata in fondo al sacco sulla conclusione soporifera dell’argentino al 40’st. Misteri della fede.
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All’approccio sbagliato nell’inizio gara. In una partita delicata e importante come la semifinale di Coppa Italia la Roma, assieme al suo tecnico, regala l’ennesimo primo tempo della stagione alla squadra avversaria. Pronti via infatti, il 4-4-2 pensato da Andreazzoli non sortisce nessun effetto ed anzi, aiutato da una scarsa vis da parte dei giocatori giallorossi propizia il gol del vantaggio neroazzurro firmato da Jonathan, prima di correre velocemente ai dovuti ripari con un 4-3-3 più arioso, grazie al buon lavoro sugli esterni da parte di Destro e Lamela più volte sospinti da un preciso Daniele De Rossi. Per la finale però serve altro. Sveglia.
A cura di Rocky & Apollo