(A. Pugliese) – «Sarà la partita di Destro: è una gara importante, è al rientro e giocherà contro la sua ex squadra». Dovesse puntare anche solo una fiche, Andreazzoli sa già dove metterla. Un po’ per convinzione, un po’ per convenienza, considerando la squalifica di Osvaldo. «Mattia lo abbiamo lasciato a riposo anche a Torino per dargli 3-4 giorni di preparazione in più. Speriamo che possa esprimere le sue qualità al 100%, anche se viene da una lunga assenza dai campi».
La situazione Destro dunque dovrebbe esserci, anche se alla fine Andreazzoli potrebbe anche optare per un trequartista in più. Ci sarà, invece, De Rossi «Arriva da 7-8 giorni in cui ha fatto pochissimo. La situazione è migliorare, saremmo contenti di averlo a disposizione». Come proverà ad avere a disposizione anche Miralem Pjanic, uscito da Torino con una caviglia malconcia. «Non sta bene, non credo ce la faccia, anche se valuteremo fino alla fine». Del resto, fare risultato stasera vorrebbe dire volare in finale, dove aspetta la Lazio. E per chi allena «davvero» da appena 9 partite, giocarsi un trofeo sarebbe già tanta roba. «Avere la possibilità di vincere è una cosa a cui non sono abituato e che mi piacerebbe provare. L’Inter non è solo una semifinale, maanche la possibilità di giocare una partita in più, terribilmente importante per tutti noi».
Avversari diretti Già, la Lazio, agganciata in classifica proprio in questo weekend.«Ma non abbiamo ancora fatto niente, fino all’ultima giornata sarà solo una classifica parziale. Vogliamo migliorarla, anche perché prima davanti avevamo molte più squadre». Tra queste non più l’Inter, che la Roma (occhi su Alejandro Cabral, mezz’ala sinistra del Velez, 25 anni, svincolato a giugno) si è messa alle spalle e che si lamenta dei tanti recenti infortuni. «Ma in questo momento i problemi ce li hanno tutti. Sarà una sfida tra due squadre fatte del giusto mix di esperienza, gioventù e voglia di fare». Già, ma resta una semifinale e, quindi, con un alto carico di tensioni. «Una gara eccitante —chiude il d.s. Walter Sabatini —I giocatori sanno quello che devono fare. Sarà una partita fondamentale. I loro infortuni? Hanno l’orgoglio della grande squadra». E allora via, stasera si gioca. E si saprà anche se alla fine ci sarà un derby in più o no.