(S.Cieri) Non c’è tempo per recriminare. Anche se la Lazio ne avrebbe molta voglia. Ma il k.o. di Istanbul, pesantemente condizionato dagli errori arbitrali, deve essere messo da parte. Perché alle porte c’è quella che a Roma è la madre di tutte le partite: il derby.
Riscatto Già giovedì sera, negli spogliatoi del Sukru Saracoglu, i pensieri dei laziali erano quasi interamente rivolti al match di lunedì sera. La partita ideale in cui scaricare la rabbia per il torto subito a Istanbul. «La rabbia è tanta per come è andato il match con il Fenerbahce — commentava Hernanes in zona mista giovedì —, ma ora dobbiamo pensare unicamente alla Roma. E’ una partita troppo importante per noi, la dobbiamo affrontare a testa alta, convinti delle nostre possibilità. Se lo faremo, sono sicuro che avremo ottime chance di vincere. Per noi è l’occasione migliore per cancellare questa sconfitta di Istanbul e ripartire. Per poi affrontare con lo spirito giusto la partita di ritorno con il Fenerbahce».
Uomo derby Un Hernanes ottimista, dunque, in chiave derby. Una fiducia che gli deriva dal buon feeling che il Profeta ha con la stracittadina romana. Nella quale ha già realizzato tre gol (su sei sfide giocate). Reti arrivate tutte dagli undici metri. Nel primo caso (nel match di Coppa Italia del 19 gennaio 2011) la rete del brasiliano non è bastata ad evitare la sconfitta (2-1 per la Roma). Ma negli altri due casi le trasformazioni di Hernanes dal dischetto hanno regalato i tre punti ai biancocelesti (il 16 ottobre 2011 e il 4 marzo 2012: 2-1 per la Lazio in entrambi i casi). In perfetta parità il bilancio complessivo del Profeta nei derby: dei sei disputati ne ha persi tre e vinti altrettanti. A fine stagione le strade del Profeta e della Lazio possono separarsi. Quello di lunedì potrebbe dunque essere il suo ultimo derby. Se così fosse avrà un motivo in più per aggiudicarselo.
La furia non si placa Per un Hernanes che volta pagina e guarda fiducioso al match con la Roma per far ripartire la Lazio c’è invece una società che non si dà pace per quanto accaduto nella gara di andata dei quarti di Europa League. Ieri è intervenuto sull’argomento il presidente Claudio Lotito, assente a Istanbul. «La partita col Fenerbahce si commenta da sola. Se queste sono le regole… Noi siamo abituati a vincere sul campo. In Turchia avremmo meritato un trattamento diverso. Ci è stato negato un rigore solare che avrebbe comportato anche l’espulsione del giocatore del Fenerbahce». Retroscena. Al rientro negli spogliatoi il d.s Tare ha incrociato il delegato Uefa, l’inglese Taylor, a cui ha manifestato il suo disappunto per l’operato dell’arbitro. «I know», la risposta del delegato Uefa.