(M.Cecchini) Stesso ruolo, destini opposti. C’è chi è chiamato a salire i gradini del Campidoglio per farlo diventare casa sua e chi invece, vuotata la valigia della vacanza, si prepara già mentalmente per organizzarne qualcuna di più per il trasloco definitivo.
Storie diverse quelle di Francesco Totti e Daniel Osvaldo. Figuratevi che il capitano ieri è entrato persino nei pensieri di Alfio Marchini, candidato sindaco a Roma, che alla domanda su chi vorrebbe come suo vice, ha risposto: «Tutta la vita Francesco Totti vicesindaco». Difficile che accadrà mai all’attaccante italo-argentino, il cui blitz a Londra proprio nel giorno del derby ha approfondito una spaccatura con i tifosi già presente da parecchio tempo.
BISOGNO D’AMORE Ieri Osvaldo ha brevemente incontrato il d.s. Walter Sabatini, che ha interpretato la linea morbida decisa dalla società. Ovvero: inutile parlare troppo del suo disagio e delle sue intemperanze perché si rischia solo di fare peggio. Meglio aspettare che il tempo lenisca le ferite. D’altronde il punto di vista espresso dall’attaccante negli ultimi tempi è chiaro: «I tifosi ce l’hanno con me. Qui non mi amano». A poco valgono le repliche del tipo: «Basta che fai tre o quattro belle partite che tutti torneranno a volerti bene». Ormai mentalmente Osvaldo sembra essere lontano, nonostante il nuovo rapporto sentimentale con l’attrice argentina Jimena Baron sembra dargli serenità. Il problema per la Roma è che — tra la vena esplosiva di Totti e il ritorno a disposizione di Destro — la punta sembra essere sempre meno indispensabile al progetto, e così il valore del giocatore (pagato 16,2 milioni coi bonus), in previsione della cessione, corre il rischio di scendere in fretta.
DE ROSSI:CAVIGLIA A RISCHIO Da questo punto di vista, gli stessi timori ci sono anche intorno a Daniele De Rossi, su cui si moltiplicano le voci di una possibile vendita. Ieri, infatti, dal Portogallo rimbalzavano i sussurri riguardo al Real Madrid, che in estate sarebbe pronto a un nuovo assalto. D’altronde, nei confronti di De Rossi, l’amore dei tifosi non è più come quello di un tempo e così l’addio non è più impossibile. La sfortuna, poi, ha anche il suo peso, visto che la botta rimediata alla caviglia destra nel derby ieri è stata esaminata strumentalmente dallo staff medico che, pur escludendo «lesioni ossee e capsulo-legamentose», ha dato al giocatore 4 giorni di prognosi. Come dire, anche in vista della partita di Coppa Italia con l’Inter di mercoledì, il match di domenica col Torino è a serio rischio.
PREVENDITA: INIZIO LENTO Oltre a quella di De Rossi, la seconda malinconia viene dall’avvio della campagna abbonamenti 2013-14 cominciata ieri con la prelazione per la Curva Sud. Un centinaio le tessere fermate. A dire il vero si temeva anche di peggio, ma per gli eventuali grandi numeri occorrerà lo sprint di fine stagione e la campagna acquisti. Basterà la fede?