(B. Tucci) – Visti i risultati, a Formello e Trigoria non si parla più di campionato. Si studia con attenzione il derby di Coppa Italia come ultima chance per entrare in Europa. Ed, insieme, si guarda al futuro per migliorare la squadra ed avere un organico che possa competere con Juve, Napoli, Milan e Fiorentina, che si sono dimostrate più forti.
In casa giallorossa, il primo problema da risolvere è quello del mister. Chi siederà sulla panchina della Roma il prossimo anno? Di nomi ne girano tanti, i più gettonati sono Allegri, Pioli, Mazzarri. Tutti allenatori di altre squadre. Potranno trasferirsi all’ombra del Colosseo? Chissà? Si fanno congetture, ipotesi; si va alla ricerca di escamotage che possano renderli liberi. Chi sia tecnicamente più valido non spetta a noi dirlo. L’importante, però, è che si faccia presto, in modo che a fine campionato si sappia chi ci sarà a Trigoria. Perché tanta fretta? Semplice: insieme con il nuovo mister si potrà capire quali rinforzi prendere, come agire sul mercato, chi vendere e comprare. A mio avviso la Roma avrebbe urgente necessità di un portiere, di un paio di difensori e di un centrocampista. Se ne andrà Osvaldo e, al suo posto, potrebbe rientrare Borriello che con Destro costituirebbe un buon duo d’attacco. O, altrimenti, alternarsi con lui in caso di infortuni o squalifiche. Oltre oceano ci si renderà conto di questa situazione? Oppure si sbaglierà per la terza volta la conduzione tecnica e, con essa, la campagna acquisti? Il tifoso spera di no.
Anche a Formello l’aria è pesante. Qui, la panchina non si discute. Petkovic ha dimostrato di essere un buon trainer e la Lazio sarà affidata nuovamente a lui. Il campionato ha toccato le noti dolenti della squadra cara a Lotito. Un organico che non ha riserve, tanto è vero che quando i titolari hanno dovuto dare forfait (per ragioni diverse), l’allenatore ha cominciato a perdere i colpi ed è iniziato il naufragio. Dodici punti in quattordici partite: uno score da retrocessione. Venuti meno Klose, Mauri e qualche altro giocatore (leggi Hernanes), la Lazio è andata in tilt ed è avvenuto quel che Petko aveva diagnosticato. A gennaio si doveva comprare qualche rinforzo, ma il presidente non ha dato retta alle preghiere del mister ed è successo il patatrac. Ora, futuro a parte, si spera nella buona stella del derby che da tempo dà ragione alla Lazio. Ma se anche quel giorno dovesse andar male? I tifosi della curva nord fanno gli scongiuri, ma non nascondono le loro perplessità.