(F.Velluzzi) – Se fosse un calciatore sarebbe un trequartista. Ma Philipp Plein il calcio preferisce seguirlo in tv anche se ormai di questo ambiente è parte integrante. Lo stilista nato a Monaco di Baviera (ma si divide tra Cannes e la Svizzera) veste la Roma e presto potrebbe creare le divisi fuori campo per un altro club internazionale. L’abito della Roma è innovativo, diverso di tendenza. Tutta un’altra storia rispetto ai «classici» di altri club. Completo antracite, colletto rosso felpato, cravatta nera.
Perché?
«Per me il rosso è un colore che esprime la vittoria ed è uno dei colori della Roma. Con il mio stile vorrei rendere ogni componente del team e della squadra il gladiatore di oggi. Con un’immagine nuova, che lo renda bello, invincibile e per questo ammirato da tutti anche fuori dal campo da gioco insomma volevo creare l’eroe moderno.
Nella Roma chi le piace? E’ più «Plein» Osvaldo o Totti?
“Osvaldo conosceva molto bene il marchio, era un cliente del nostro marchio, Totti era molto contento della sua divisa, anche perché Ilary è una nostra fan e veste molto il marchio”.
Nella Roma chi ha adottato il suo stile, oltre la divisa sociale?
«La maggior parte era già fan del marchio, Osvaldo, Balzaretti, Stekelenburg e Lamela, solo per citarne alcuni».
Come vestono i calciatori? Amano i jeans? Difficile vederli con gli abiti classici?
«Amano farsi notare e si vestono in un modo molto espressivo. Jeans e abiti classici, curano molto il loro aspetto fisico e sono felice di avere vestiti che mettono in evidenza questo particolare». Manda capi gratis a calciatori «No, ma alcuni sono clienti da anni, per loro facciamo alcuni ordini speciali, di pezzi in limited edition o capi in anteprima