(P.Carchedi) – Un’avventura iniziata nell’agosto 2011, quando Osvaldo, voluto da Luis Enrique, era arrivato dopo un anno e mezzo e 20 gol segnati con la maglia dell’Espanyol. Gli bastarono poche settimane per far ricredere i tifosi che dubitavano del suo valore. Tre reti in tre gare, festeggiati con la ‘mitraglia’ in stile Batistuta, suo idolo, e il numero 9 diventa un beniamino della Curva Sud. Alla prima stagione 11 gol segnati e qualche colpo di testa, come il pugno rifilato al compagno Lamela, reo di non avergli passato una palla.
Anche in questo campionato ha messo a segno 11 gol, ma la stagione dell’italo-argentino è stata piena di difficoltà: se con Zeman, che l’aveva accusato di scarso impegno, il rapporto non era idilliaco, con l’arrivo di Andreazzoli le cose non sono certo migliorate. Osvaldo non segna dal 27 gennaio scorso, quando c’era ancora il boemo in panchina. Ma è probabilmente all’esordio del nuovo tecnico, nella partita contro la Sampdoria, che si rompe il feeling. Sull’1-0 per gli avversari, Osvaldo si guadagna un rigore e pretende di tirarlo al posto di Totti. Lo sbaglia calciandolo tra le braccia del portiere e da quel momento inizia la crisi.
Accusa il colpo e subisce i fischi dei tifosi. Il tecnico lo mette ai margini, lui esce polemicamente dal campo quando viene sostituito nella gara contro il Genoa e sbaglia un gol fatto contro l’Udinese. Fino ad arrivare al cartellino, evitabile, rimediato a Palermo, che gli farà perdere il derby e un’occasione per rifarsi.
Anche il rapporto con il club è ormai logoro. Molti comportamenti, dentro e fuori dal campo – come la farsa durante le feste natalizie quando mandò un certificato medico per saltare la tournée americana e restare a Buenos Aires con la fidanzata – non sono piaciuti alla società, che sa già che a fine stagione dovrà cederlo a meno dei 15 milioni più bonus pagati per portarlo nella capitale.
E finora non è arrivata nessuna offerta allettante. Si sono fatti avanti il Tottenham, l’Anzhi e lo Spartak Mosca, che però il giocatore ha rifiutato. Il suo sogno è tornare in Argentina, ma il Boca non può pagare il prezzo che chiede la Roma. In Italia, c’è l’interesse di Juve e Fiorentina e le ultime voci lo danno come obiettivo del Napoli nel caso in cui dovesse partire Edinson Cavani. Si è parlato anche di un ritorno all’Espanyol.
Tutto però è molto lontano da una trattativa. Ciò che è certo è che a fine stagione le strade di Osvaldo e della Roma si separeranno.