All’andata finì con un pugno in faccia ed un rosso. A rimetterci la faccia fu Mauri, al quale lo zigomo della guancia sinistra forse fa ancora male. Su De Rossi invece si scatenarono le critiche dei tifosi, della stampa e delle radio romane. “Un colpo sconsiderato” per molti, ma a mio avviso realizzato e portato al volto dell’avversario con precisione ed eleganza. Perché quel pugno, per quanto se ne dica, passerà alla storia e sarà una storia da raccontare ai propri figli. In un mondo di falsi moralisti e perbenisti, sono pronto a scommettere che tra qualche anno, anche coloro i quali hanno gridato allo scandalo per quel gesto, si attaccheranno il poster del gancio di De Rossi a Mauri in cameretta: magari accanto a quello di Zago che “starnutisce” in faccia a Simeone. Perché in quel “buffetto” c’è il senso di una rivalità e di una partita che vale un intero campionato. In quel braccio ed in quel gancio ci sono le nostre mani: perché quel pugno vincente in quell’istante lo abbiamo dato tutti insieme. E’ il prevalere e lo stendere a tappeto chi va vantandosi in giro di rappresentare Roma ma di Roma non ha nulla. “A Roma li rioni c’hanno solo du colori”, giallo ocra e rosso pompeiano. E lunedì sera è l’ora di “prendere a pallonate” ancora una volta il nemico per ristabilire una supremazia cittadina che manca da ben 3 derby. Si accendono i riflettori, il ring dell’Olimpico è pronto: che il secondo round abbia inizio…e che vinca ancora Daniele De Rossi!
DANIELE DE ROSSI
Daniele De Rossi nasce ad Ostia il 24 luglio 1983. Inizia a giocare a calcio inizia a giocare ben presto nel settore giovanile dell’Ostiamare, quindi passa alla Associazione Sportiva Roma, della quale il padre Alberto è l’allenatore della squadraPrimavera. Già convocato in prima squadra nella stagione 2000-2001, nel 2001-2002 l’allenatoreFabio Capello lo fa esordire tra i professionisti il 30 ottobre 2001, a 18 anni, facendolo entrare al posto di Tomic nel secondo tempo della partita di Champions League Roma-Anderlecht (1-1). Nella sua stagione di esordio viene impiegato anche in 3 gare di Coppa Italia. La stagione successiva, il 25 gennaio 2003, a 19 anni esordisce in Serie A nella partita Como-Roma (2-0). Il 10 maggio viene schierato da titolare per la prima volta e realizza il suo primo gol in A nella partita casalinga contro il Torino (3-1). Nella stagione Nel 2004-2005, a 21 anni diventa titolare nella Roma, e ad inizio stagione esordisce in Nazionale maggiore. Nella stagione seguente, con Spalletti allenatore, De Rossi diventa un leader della squadra, tanto da meritarsi per la prima volta la fascia di capitano, il 15 marzo 2006 nella partita di Coppa UEFA contro il Middlesbrough. Ad oggi, Daniele De Rossi, idolo indiscusso della piazza romana, vanta 413 presenze e 47 reti in gare ufficiale con la maglia della Roma. Lo scorso 6 febbraio 2012 ha prolungato il suo contratto con la società fino al 30 giugno 2017, firmando di fatto un atto d’amore che lo legherà ai colori che tifa sin da bambino fino a fine carriera.
STEFANO MAURI
Stefano Mauri nasce a Monza l’8 gennaio 1980. Inizia la sua carriera in Brianza: dopo aver fatto la trafila nelle giovanili del Monza, a 16 anni è nel Brugherio, dove farà 2 anni di “gavetta”. Successivamente va a Meda (dal 1998 al 2001), dove trascorrerà 3 anni fra Serie C2 e Serie D. Nel 2001 il suo trampolino di lancio è il Modena, squadra con cui ha esordito in Serie A il 14 settembre 2002 in Modena-Milan 0-3. Nella compagine emiliana resta due stagioni prima di essere preso in prestito nel calciomercato estivo del 2003 dal Brescia. Con le rondinelle si rende protagonista di una buona stagione, giocando alle spalle di Roberto Baggio nella sua ultima stagione, e attirando su di se le attenzioni di club più blasonati e ambiziosi, conclude la stagione 2003-04 con 30 presenze e 7 reti. Nel 2004 il cartellino del centrocampista brianzolo è acquistato in comproprietà dall’Udinese: con i friulani Mauri trascorre 1 anno e mezzo, laprima stagione (2004-05) da titolare, dove conferma quanto di buono aveva già fatto vedere nelle stagioni precedenti e che culminerà con la storica qualificazione dell’Udinese alla Champions League. La seconda (2005-06) la passa prevalentemente in panchina, a causa del sistema di gioco penalizzante le sue caratteristiche. Il 17 novembre 2004 arriva il suo debutto nella Nazionale azzurra contro la Finlandia. L’annata seguente, dopo che la società friulana lo riscatta dal Modena in estate, nella sessione invernale del calciomercato lo cede alla Lazio. Il suo esordio con la maglia biancoceleste avviene in Coppa Italia nella partita Lazio-Inter 1-1. Ben presto conquista la maglia da titolare e diventa una colonna della squadra giocando sulla fascia sinistra del centrocampo. Realizza il suo primo gol con la maglia della Lazio a Verona contro il Chievo (2-2) e replica nella vittoriosa trasferta di Siena (2-3). Con la maglia biancoceleste ad oggi vanta 198 presenze e 28 reti in gare ufficiali.
Edwin Iacobacci