(S.Carina) Non sarà il primo derby in Italia ad assegnare una coppa. Nel 2011 – a Pechino – Milan e Inter si contesero la Supercoppa, vinta poi dai rossoneri. E se in passato sia Juventus e Torino (stagione 1936-37) che Milan e Inter (stagione 1976-77) si sono già affrontate in finale (ma in doppio confronto), quella tra Roma e Lazio (in partita unica) rappresenta però un inedito sia per il torneo che per il calcio romano. Purtroppo, però, la terza stracittadina stagionale rischia di far parlare più per quanto la circonda a livello organizzativo e di ordine pubblico che per la nuova sfida tra Totti e Klose.
BRACCIO DI FERRO – Mentre il presidente del club argentino del San Lorenzo, Lemmens, sogna di organizzare un triangolare il 10 agosto allo stadio Olimpico con Lazio, Roma e San Lorenzo (il cui ricavato sarà destinato alle bidonville di Buenos Aires) con il Papa Francesco sugli spalti, al momento per il prossimo derby di coppa Italia è in atto un vero e proprio braccio di ferro. Da un lato Lega di A e la Rai, dall’altro le istituzioni, ancora scottate dai gravi incidenti che hanno preceduto la sfida dell’otto aprile. Non più tardi di qualche giorno fa, il presidente Beretta ha ribadito come la capitale sarebbe restata la sede della finale di Coppa Italia, anche qualora (come poi è accaduto realmente, ndc) si fosse trattato di una stracittadina fra Lazio e Roma, e che la data sarebbe rimasta il 26 maggio, nonostante la coincidenza con le elezioni amministrative: «A Milano l’ultimo derby s’è giocato il giorno delle elezioni politiche e comunque la finale non può essere anticipata al sabato perché è in programma quella di Champions. È la coppa del Presidente della Repubblica ed è giusto giocarla a Roma». Parole che contrastano con quanto asserito dal Ministro dell’Interno, Cancellieri – «Certe gare bisogna farle in un altro orario. Giocare di sera vuol dire rendere più pericoloso e difficile il lavoro delle forze dell’ordine:occorre un ripensamento» – che non ha fatto altro che avallare le considerazioni del Prefetto di Roma, Pecoraro, all’indomani degli incidenti avvenuti nel derby: «Ho già scritto alla Lega perché le prossime gare tra Roma e Lazio vengano disputate di pomeriggio. Chiederò di optare per il pomeriggio anche in caso di una eventuale finale di Coppa Italia».
IL VETO DELLE TV – È chiaro che se le istituzioni reiterassero la richiesta di spostare il giorno della gara per la concomitanza con le elezioni amministrative (c’è la possibilità che il derby si giochi di sabato, pomeriggio ovviamente, o di venerdì) e/o l’orario della gara, la Lega di A dovrebbe piegarsi. Ma per ora la pressione esercitata, in questo caso dalla Rai (che possiede i diritti della finale) è molto forte. «Si gioca di sera, c’è un accordo», ha spiegato nei giorni scorsi il direttore di Rai Sport, De Paoli. La tv pubblica paga per avere le prime serate di Coppa (come Sky e Mediaset Premium per il campionato) e dunque «non viene nemmeno presa in considerazione l’ipotesi di spostare la partita alle 18». Fino a nuovo ordine.