(U. Trani) – Di nuovo c’è il giorno: mai, fino a stasera, il derby di lunedì. È antico, invece, il resto, addirittura il numero. L’8 è la data del primo in assoluto, giocato alla Rondinella nel dicembre del ’29 e finito 1 a 0 per la Roma con rete di Volk. E, come spesso è accaduto in passato, anche il 140° in campionato è solo de’ noantri. Conta per la supremazia cittadina, per chi taglierà il traguardo davanti all’altro, e poco di più: le due squadre, settima contro quinta e distanti dal podio per la prossima Champions, possono ambire alla qualificazione per l’Europa League che vede la Lazio ancora tra le protagoniste di questa edizione. Solo all’alba del 2000 e per qualche annata ci fu in palio il titolo, vincendone uno a testa. Parentesi breve e chiusa in fretta. La possibilità di riaprirla ci sarebbe il 26 maggio, nella finale di Coppa Italia: all’Olimpico si presenteranno di sicuro i biancocelesti, mentre i giallorossi, attesi dalla semifinale di ritorno a San Siro contro l’Inter, sapranno se ci sarà anche il terzo stagionale la notte del 17 aprile.
LA VOLATA
Da sei anni niente pareggio: almeno questo è motivo d’orgoglio. La voglia di vincere c’è, ma anche l’equilibrio. La classifica, con la Lazio avanti 3 punti, non può dare certezze adAndreazzoli e Petkovic. Dopo 30 giornate, la differenza è tutta nella gara dell’andata vinta dai biancocelesti. Una partita ha creato il distacco, con la Roma che però è arrivata sotto negli ultimi due tornei. Pallotta ha pure dovuto esonerare Zeman. La speranza del presidente debuttante (primo derby dal vivo) è che i giallorossi riescano a interrompere la serie negativa, tre sconfitte di fila (sempre in inferiorità numerica), della proprietà Usa. Lotito chiede invece a Petkovic, oltre che di staccare i rivali, di regalare il terzo poker al suo club: l’ultimo quarant’anni fa, con Tommaso Maestrelli in panchina.
LE SCELTE
La Roma non ha Osvaldo squalificato: Totti ancora centravanti, affiancato da Lamela, ePjanic titolare. La sorpresa può essere Dodò. La Lazio riavrà Klose che ha sul petto tre derby su tre. Andreazzoli, esordiente come Torosidis e l’arbitro Mazzoleni, potrebbe optare, nella sua ottava partita in giallorosso, per la difesa a quattro: troppi tre marcatori contro il tedesco unica punta. Petkovic, dando spazio ai più esperti, dovrebbe rilanciareMauri, il match winner delle ultime due sfide.