(S.Carina) – Stavolta il primo a fare capolino dal tunnel non è stato, come sempre accade nei pre-gara, Stekelenburg. E nemmeno il vice Lobont o il preparatore dei portieri Nanni. È toccato, tra la sorpresa generale, a Pallotta. Sì, proprio al presidente della Roma. Completo grigio, sul quale risaltava una sciarpa giallorossa, il numero del club giallorosso ha fatto il suo ingresso in campo poco dopo le ore 19.30. Pugno alto ad incitare la curva Sud, non ancora gremita, l’imprenditore statunitense è apparso visibilmente emozionato (e su di giri) per il suo debutto nella stracittadina.
SCHERNO DALLA NORD- Al momento però di entrare in Tribuna MonteMario, salendo le scalette, Pallotta ha capito sulla sua pelle cosa sia un derby. Quando è stato inquadrato dai tabelloni dello stadio Olimpico, il presidente giallorosso è diventato infatti il bersaglio dei fischi provenienti dalla Curva Nord, feudo della tifoseria della Lazio, da cui è partito anche un coro ironico: «Lo sceicco dove sta?». Il chiaro riferimento è alla trattativa fallita con Al Qaddumi, potenziale socio individuato dalla proprietà americana che alla fine – dopo aver firmato un accordo preliminare con il club – non ha versato la somma pattuita per entrare al fianco di Pallotta nel società giallorossa.