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IL MESSAGGERO Pallotta, una domenica di coccole e parole

James Pallotta

(S. Carina) – Il primo derby allo stadio non si dimentica mai. Figuriamoci per chi, come James Pallotta, si è scoperto tifoso della Roma dopo aver superato la soglia dei 50 anni. Anzi, a dirla tutta, primo tifoso, rappresentando oramai da qualche mese la più alta carica all’interno del club. E l’approccio del presidente alla stracittadina è stato – come spesso gli capita nel quotidiano – «easy». Tradotto: alla mano. L’atteggiamento giusto, quello che probabilmente serviva di più a Trigoria, per alleggerire un’atmosfera resasi più cupa dopo il ko contro il Palermo. La visita di Pallotta – durata circa tre ore – ha fatto piacere ai calciatori. Con qualcuno di loro (Totti, Lamela, Bradley, Pjanic e De Rossi), il presidente si è intrattenuto singolarmente al bar (l’argentino ad esempio lo ha ringraziato per la maglia del playmaker dei Celtics, Rondo, regalo fattogli recapitare dagli Usa per il suo compleanno, ndc), informandosi sulla situazione generale del gruppo e scambiando pareri sulla gara che attende la squadra stasera.

L’ARRIVO AL BERNARDINI

Ieri il presidente è arrivato al centro sportivo Fulvio Bernardini poco dopo le ore 10, quando i tifosi che aspettavano fuori dai cancelli avevano già raggiunto le cento unità. Pallotta ha preferito non tenere un discorso ai calciatori – come accaduto in passato – per non alterare gli equilibri alla vigilia di un match così delicato. Ha dunque assistito a gran parte dell’allenamento di Totti e compagni a bordo campo per poi parlare alla fine della seduta con il tecnico, al quale ha chiesto informazioni sulla condizione della rosa, soffermandosi sui singoli, compreso Osvaldo che questa sera non ci sarà perché squalificato. Nonostante la smentita di Andreazzoli in conferenza stampa, ha chiesto conto anche del ko contro il Palermo, per poi, come ricordato la sera prima al dg Baldini, spronare l’allenatore a vincere il derby. Curiosità: nel colloquio, durato una decina di minuti, non si è accennato al futuro del tecnico. Il presidente ha anche voluto conoscere lo staff che si occupa della comunicazione. In seguito ha consumato un veloce brunch con Winterling, Zanzi e il suo uomo di fiducia, Zecca, e poco dopo le ore 13, ha lasciato Trigoria per dedicare il pomeriggio allo shopping e la serata alla cena con il costruttore Parnasi per parlare dello stadio.

CENE E INCONTRI

Sabato sera, invece, dopo essersi incontrato per un aperitivo all’hotel De Russie con Baldini, si è poi spostato – accompagnato sempre dal dg – in un noto ristorante del quartiere San Lorenzo, dove gli era stata riservata una saletta per l’occasione. Nel locale, i due sono stati raggiunti dal ds Sabatini e dal ceo Zanzi.

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