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IL MESSAGGERO Roma, De Rossi in bilico

De Rossi sotto la curva

(U.Trani)  Non si può ancora sapere se Daniele De Rossi abbia giocato il suo ultimo derby, ma solo perché potrebbe esserci anche il terzo stagionale, quello di Coppa Italia. Di certo la sfida con la Lazio, lunedì sera, ha offerto qualche indicazione sul futuro del centrocampista della Roma che ora è chiaramente in bilico. Si è fatto male alla caviglia, al diciottesimo minuto, per respingere il pallone del possibile due a zero, tiro sempre di Hernanes. E’ rimasto in campo fino all’ottavo della ripresa. Soffrendo e a tratti zoppicando. Stringere i denti non è bastato: è finito nel mirino della gente per la prestazione, come tante altre volte in quest’annata e anche dopo l’addio di Zeman con il quale il feeling non è mai sbocciato.

Lo stesso Andreazzoli è stato criticato per averlo lasciato in campo. Gli strascichi insomma sono sotto gli occhi di tutti. È in dubbio per Torino e in assoluto non è più certo che giocherà qui anche l’anno prossimo. L’ipotesi di una possibile cessione sta prendendo corpo a Trigoria, magari con un’intesa tra il vicecapitano e il management, anche ascoltando quanto l’eventuale partenza sia diventata d’attualità nel tam tam cittadino. Perché stavolta diventerebbe la soluzione migliore per il calciatore, ormai costretto a confrontarsi con una realtà quasi insopportabile, e per la società, forte di un contratto da 6 milioni netti a stagione che rende appetibile il suo tesserato solo per grandi club. Il prezzo non sarà più da top player: 15 milioni o poco di più, considerati i 30 anni da compiere a luglio.

DIPENDE DA MOU –  Il forte legame con Josè Mourinho può condizionare la scelta di De Rossi. Proprio ieri dalla Spagna è nuovamente arrivata la notizia di un concreto interessamento del Real per il mediano della Roma. Ma non è certo che il tecnico portoghese resti a Madrid. Se andasse via, tra i candidati alla successione sulla panchina più prestigiosa di Spagna c’è Carlo Ancelotti che avrebbe voluto Daniele a gennaio al Psg. Quindi la destinazione è da tenere in considerazione a prescindere dalla presenza o meno di Mourinho che ha la possibilità di trasferirsi proprio a Parigi. Il Psg, dunque, è l’altra società che ha chance di assicurarsi il centrocampista giallorosso. Mou o Carletto, fa lo stesso. La piazza è gradita, come del resto Madrid. Daniele, al momento di fare una scelta del genere, dà grande importanza alla città e non solo alla storia del club. Su Manchester (il City e Mancini lo hanno chiamato in più occasioni) è sempre stato tiepido, se non freddo.

LE ALTRE IPOTESI –  Bisogna invece aspettarsi il tentativo del Chelsea. Abramovic è tra gli estimatori di Mourinho: da tempo, e soprattutto dopo il no di Guardiola, sta pensando di riportare il portoghese a Londra. Lì De Rossi andrebbe volentieri, perché l’avventura in Premier lo affascina. Daniele è più tentato da un esperienza all’estero, ma in passato ha fatto capire che con lui, nel periodo dell’estenuante negoziazione con la Roma per il rinnovo del contratto (e anche prima), alcuni club italiani si sono fatti vivi direttamente con lui. Il Milan è favorito sulla Juventus, anche se l’ingaggio può essere un ostacolo: Galliani non concede pluriennali di un certo livello ai trentenni.

L’INFORTUNIO –  De Rossi ieri mattina è stato sottoposto ad esami strumentali che non hanno evidenziato lesioni ossee e capsulo-legamentose alla caviglia destra. Confermato il trauma distorsivo-contusivo: prognosi di quattro giorni. Fisioterapia e palestra. Sembra difficile il recupero per la gara di Torino, pure per non rischiarlo: mercoledì sera a San Siro è in programma la semifinale di ritorno di Coppa Italia.


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