(M. Ferretti) – La prima volta di Francesco Totti contro l’Inter risale al 24 aprile di 19 anni fa. Inter-Roma, penultima di campionato 1993-94, Carlo Mazzone in panchina, 2-2 il risultato finale, gol romanisti di Giannini e Cappioli e calcio di rigore sbagliato da Mihajlovic, in quel periodo vestito di giallorosso. Totti, 17 anni e mezzo, entrò che la Roma stava perdendo a una quindicina di minuti dalla fine al posto di Festa e contribuì alla sua maniera alla conquista del pareggio.
GRANDI NUMERI Quella di stasera, ancora al Meazza, sarà la sfida numero 45 tra il capitano della Roma e la squadra nerazzurra (un record), l’ottava di Coppa Italia. In campionato Totti ha giocato contro l’Inter 33 volte e altre quattro volte la sfida è valsa per la Supercoppa. Analizzando soltanto gli scontri di Coppa Italia, il bilancio del capitano parla di 2 vittorie e cinque sconfitte e di un solo gol all’attivo, quello realizzato all’Olimpico nell’indimenticabile finale d’andata del 2007 terminata 6-2 per la squadra allenata da Luciano Spalletti. Contro l’Inter, Francesco ha giocato quattro finali di Coppa Italia (una l’ha saltata perché infortunato, 2008), vincendone una (2007, appunto) e perdendone tre (2005-’06-’10). Una curiosità: prima della semifinale d’andata del 23 gennaio, Totti aveva affrontato l’Inter soltanto in finali, sei volte. Nella sua storia contro i nerazzurri, vanno ricordati il gol numero 100 in serie A (Roma-Inter 3-3, 3 ottobre 2004) e quello capolavoro del 26 ottobre 2005 a Julio Cesar (Inter-Roma 2-3); da dimenticare il calcione a Balotelli (Roma-Inter 0-1, finale di Coppa, 5 maggio 2010).
L’OMAGGIO Francesco, ieri mattina a Novarello, è stato raggiunto da Paola Piola, figlia dell’indimenticabile Silvio, l’unico attaccante del calcio italiano ad aver segnato (per ora…) più gol di Totti. Accompagnata dalla figlia e dal nipote, la signora Paola ha regalato a Francesco un libro sul padre. Totti ha contraccambiato donandole la sua maglia autografata.
L’APPUNTAMENTO Contro il coetaneo Andrea Stramaccioni, Totti stasera cercherà di portare la sua Roma alla finale del 26 maggio all’Olimpico contro la Lazio. «Voglio la finale», ha ribadito ieri, dopo averlo già detto alla fine di Torino-Roma. Pur di non mancare, domenica scorsa a Torino è rimasto (inizialmente) a riposo, entrando in campo soltanto nella parte finale della partita al posto dell’infortunato Pjanic. Una sosta a titolo precauzionale, s’è detto. A Novarello, sia lunedì che ieri, Francesco è apparso in condizioni ottimali per un impegno delicato come quello odierno. L’ultima volta che si è fatto vedere al Meazza ha lasciato il segno alla sua impareggiabile maniera, guidando l’allora squadra di Zdenek Zeman alla vittoria (Inter-Roma 1-3, 2 settembre 2012). Una prestazione chic impreziosita da due assist, uno a Florenzi e l’altro, strepitoso, a Osvaldo.
IL RUOLO Tutto lascia ritenere che Aurelio Andraezzoli proporrà una Roma con il tridente d’attacco e Totti, squalificato Osvaldo, dovrebbe giocare con Lamela e Destro, esattamente come nella partita d’andata all’Olimpico. Era, quello, un 4-3-3 zemaniano, Totti partiva da sinistra con licenza di muoversi a suo piacimento: due mesi (scarsi) dopo, la faccenda è più o meno simile. Passa il tempo per tutti, non per Totti.