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IL ROMANISTA Erik, accordo a un passo

Lamela

(D.Galli) Prima l’ufficialità. Prima le parole dell’agente di Lamela, Pablo Sabbag, poi quelle del ds Sabatini. Prima, perché questi sono i fatti, che contano più delle indiscrezioni. «Non ho incontrato Sabatini – ha detto Sabbag a InsideRoma.com – e non so se lo incontrerò a breve. Questa sera (ieri, ndr) sono a San Siro solo per vedere la partita e domani (oggi) riparto. Non c’è stato alcun rinnovo.

Per il momento è in vigore il primo contratto che abbiamo sottoscritto, quello con scadenza 30 giugno 2016». Sabatini ha confermato: «Il prolungamento? Non abbiamo questo tipo di esigenza, Lamela ha un contratto lungo, ce lo teniamo e non abbiamo mai pensato di metterlo sul mercato». Tutto vero, non ci sono le firme.

Non c’è alcuna ufficialità, quindi. Sono i fatti. Poi vengono le indiscrezioni. Non ci sono le firme perché quello che Sabatini, e quindi la Roma, avrebbe trovato giovedì scorso con i familiari di Lamela è un accordo solo di massima. Si parla di cinque anni di contratto a circa 3 milioni a stagione, con un’integrazione immediata dell’attuale ingaggio che è di 2 milioni e 150 mila euro l’anno. Il quadro è questo. A quanto risulta, Sabatini avrebbe raggiunto un’intesa per cautelarsi, perché il rapporto con Sabbag è sicuramente eccezionale: i due si conoscono da tempo e non ci sono motivi di attrito. Però non si sa mai. I rumors che incessantemente provengono dall’esterno, le voci insistenti di interessamenti da parte di qualche colosso del calcio europeo e di offerte fatte o fattibili, hanno probabilmente convinto il direttore sportivo della Roma a muoversi con un certo anticipo. Che infatti l’adeguamento del contratto di Lamela, perché di questo si tratta, fosse una priorità, è noto.

A Trigoria avvisavano da tempo che per le firme non c’era però alcuna fretta. Per un motivo semplice, banale se volete. Erik si trova benissimo a Roma, dove ha trovato un ambiente familiare. Qui si sente considerato e coccolato. Coccolato in particolare da Sabatini, che lo ha voluto fortemente alla Roma, riuscendo a strapparlo due anni fa a una folta e temibile concorrenza. Descritta così, forse, l’operazione-adeguamento è più chiara. La società vuole dare un segnale forte al calciatore e alle persone che gli sono più vicine. Perché Lamela è fortunato, ha una famiglia d’oro, che lo segue continuamente, lo consiglia, che gli ha permesso di crescere pensando solo al calcio, consentendogli di far emergere quel talento adamantino che lo sta consacrando come uno dei 21enni più forti del mondo. Dopo Lamela, toccherà a Marquinhos.

Messo in cassaforte quello che sarebbe il sì ufficioso dell’attaccante argentino (i condizionali sono sempre d’obbligo, finché non compaiono i comunicati della società), la Roma si prepara a rivedere in maniera sostanziale e sostanziosa il contratto del suo giovane e fortissimo centrale brasiliano, che al momento guadagna circa un milione l’anno. In questo caso, si dice, l’adeguamento sarà ancora più netto rispetto a quello di Lamela.

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