(D. Giannini) – Cinque giorni da leoni, anzi, cinque giorni da lupi. Cinque giorni per dare un’impronta alla stagione, per riempirla di molti dei significati che via via sono andati persi. I cinque giorni da Milano, i cinque giorni che separano la Roma dalla semifinale di ritorno della Coppa Italia e che in mezzo hanno una partita che alla fine potrebbe risultare non meno importante dell’altra. Che pure richiama maggiormente l’attenzione, perché si giocherà a San Siro, perché di fronte ci sarà l’Inter e perché potrebbe aprire le porte ad una partita mai vista prima, un derby in finale di Coppa Italia. Il 17 seraa San Siro sarà importante. Tanto.
Ma la Roma non si può permettere il lusso di trascurare l’altra trasferta di queste cinque giornate calde come la primavera che è scoppiata nella Capitale e che a partire dal weekend dovrebbe arrivare anche in un nord ancora piovoso. Domenica pomeriggio farà caldo, ma soprattutto ci si aspetta che rovente sia la Roma, vogliosa, rabbiosa di riprendersi i punti lasciati per strada tra Palermo e lunedì scorso. Perché c’è un quinto posto (come minimo) da andare a prendere e che dista solo tre punti. Uno in più per la quarta posizione occupata dalla Fiorentina. In mezzo la Lazio, che riceverà la Juventus con i bianconeri carichi di rabbia per il ko europeo, e l’Inter che non andrà a spasso con il Cagliari anche se si gioca a Trieste. Mentre i viola andranno a Bergamo.
Insomma una giornata in cui è possibile riprendere punti a tutte le concorrenti, a patto di vedere la vera Roma, a patto di non farsi distrarre dall’Inter. A quella partita ci si dovrà pensare intensamente, ma soltanto da domenica alle 17, minuto più minuto meno. Andare lì, alla Scala del calcio e dimostrare di essere più forti, come si è già fatto due volte su tre quest’anno. Una proprio a San Siro, in una delle serate migliori della gestione Zeman. Solo che stavolta potrebbe essere ancora più bello. Potrebbe assomigliare un po’ a quella volta di 5 anni e 11 mesi fa. Era il 17 maggio del 2007, era la finale di ritorno di Coppa Italia e alla fine al Meazza suonò “Roma Roma”.
A cantarla anche i 12mila romanisti arrivati lì per l’occasione. Stavolta saranno di meno, ma ci saranno. Perché con la “Club Away” e senza la Privilege Card molti romanisti ricominceranno a macinare chilometri. Mercoledì sera i cuori giallorossi a palpitare al Meazza dovrebbero essere più di 2mila. La prevendita sta andando avanti a gran ritmo, fino ad ora i biglietti staccati per i romanisti sono circa 1500. Tanti, soprattutto se si considera che la trasferta non è delle più agevoli perché è infrasettimanale e in notturna. Tradotto: per non mancare all’appuntamento è necessario prendersi due giorni di ferie. Quella di Milano non sarà però la prima partita con la Away. Il debutto sarà domenica pomeriggio a Torino, anche questa una trasferta non propriamente da scampagnata fuori porta. Tanti chilometri da coprire, ma per lo meno il vantaggio della pomeridiana che permetterà di tornare a casa in nottata. E infatti anche con i granata ci saranno molti romanisti: 600 fino a ieri sera, ma c’è tempo fino a sabato e si può immaginare che alla fine i presenti saranno almeno 800. Torino e Milano, accomunate anche da questo, dalla presenza di un gran numero di tifosi pronti ad aiutare la Roma a superare l’ostacolo. Non solo, a prendersi anche l’Europa passando attraverso il campionato oppure la Coppa, magari tutti e due. Perché l’anno prossimo si possano macinare chilometri anche oltre confine.