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IL ROMANISTA Pallotta: “Qui per vincere”

Pallotta

(V.Vercillo) Tra bilanci e progetti per il futuro, James Pallotta fa il punto della situazione. Da Francesco Totti fino al nuovo stadio, passando per la Nike e Al Qaddumi, il presidente della Roma parla a 360 gradi della sua esperienza in giallorosso.

Il nucleo del discorso, però, è sempre lo stesso: il futuro della Roma, che fa gola a tutto il mondo. «Il nostro è un piano a lungo termine, almeno ventennale. Non siamo arrivati qui per abbandonare la nave dopo due-tre anni». Una promessa, una rassicurazione arrivata direttamente da New York. Sul piano strettamente sportivo «abbiamo conferito valore alla squadra. Abbiamo dimostrato di poter competere con chiunque e di poter battere squadre del calibro di Inter, Milan e Juventus. Franco e Walter hanno lavorato molto bene sul mercato durante la scorsa finestra estiva: basta vedere l’interessamento che registriamo nei confronti dei nostri giocatori. Quello che ci è mancato fino ad ora, ma arriverà è la regolarità».

Poi il discorso verte verso le sponsorizzazioni: «E’ stato fatto un lavoro eccellente, avere partner del calibro di Disney, Volkswagen, Royal Caribbean è un fatto di importanza straordinaria. Disney e Nike sono probabilmente due dei cinque marchi più importanti del mondo». E i risultati si vedono già da ora, parola del Presidente: questa Roma fa gola.«Ad oggi hanno manifestato il proprio interesse investitori provenienti da Europa, Nord America, Stati Uniti e Canada, Medio Oriente e Asia»chiarisce il presidente. E lo sceicco? «Siamo stati avvicinati da un emissario che ci ha presentato l’interesse dello sceicco, abbiamo fatto le verifiche finanziarie del cas. Dopo aver ricevuto rassicurazioni da parte di queste istituzione, sebbene non convinti fino in fondo, abbiamo deciso di stipulare un contratto preliminare che prevedeva il versamento della cifra entro una certa data pena la decadenza del contratto. Le cose purtroppo sono andate come sappiamo, ma va detto che in questa operazione se abbiamo perso qualcosa è stato soltanto del tempo, null’altro».

Pallotta poi fa il punto sulla squadra e sul campo, passando in rassegna tutti gli allenatori passati sulla pachina giallorossa negli ultimi due anni: «Zeman ha fatto molto bene sotto certi punti di vista ma la gestione nel suo complesso era discutibile. La delusione maggiore è stata perdere negli ultimi minuti partite che sembravano già vinte. A giudicare da alcuni commenti sembra che abbiamo esonerato un allenatore dopo l’altro, invece Zeman è stato l’unico esonero. Luis Enrique aveva uno stile che mi piaceva tanto, ma è arrivato stanco. E’ stato convinto ad accettare l’offerta e poi soprattutto ha avuto a disposizione una rosa incompleta in certe zone di campo, penso soprattutto in difesa». Ora in panchina c’èAndreazzoli: «L’unica partita che non ho capito è stata l’ultima contro il Palermo. Prima di allora aveva fatto un ottimo lavoro. Tuttavia è’ prematuro parlare di rinnovo. Adesso vinciamo il derby per dimenticare il passo falso di Palermo».

Infine, d’obbligo una parola sul capitano«Spero che Totti giochi nel nuovo stadio, ma dipenderà dai tempi di costruzione del nuovo stadio e da lui. Per il resto posso dire soltanto che è un campione straordinario: ci sono pochissimi esempi di tale longevità nel mondo dello sport». E a proposito dell’interessamento dei grandi club per i nostri giocatori, «ci tengo a precisare che non venderemo per fare cassa, se mai lo faremo sarà soltanto perché riteniamo in questo modo di migliorare la squadra. Non ho alcun interesse di avere una squadra non competitiva. Sarebbe una soddisfazione enorme vincere dei titoli e mantenere una squadra ad alti livelli nel tempo. Toccando ferro è andato tutto piuttosto liscio, non siamo stati ostaggi dalle temute longagini burocratiche. Siamo stati fortunati a trovare un partner come Luca Parnasi».

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