(D. Palizzotto) – Per la storia, ma soprattutto per la rincorsa Champions. Vladimir Petkovic non vuole mollare il sogno inseguito per l’intera stagione. Per una sera, però, la classifica passerà in secondo piano: superare la Fiorentina e recuperare due punti sul Milan è senz’altro importante, ma vincere il derby lo è ancora di più, per la società, la squadra e soprattutto i tifosi.
La Lazio arriva all’appuntamento dopo un periodo «complicato» in campionato, chiuso con la sosta di fine inverno e la vittoria sofferta, ma mai così meritata, contro il Catania. Un avversario diretto nella volata finale per l’Europa, proprio come la Roma, rinvigorita negli ultimi due mesi dalla cura Andreazzoli. «Per vincere il derby servirà una Lazio superlativa– ha ammesso Petkovic – perché i giallorossi stanno facendo bene in questo periodo e migliorano giorno dopo giorno. Con Andreazzoli la squadra è più compatta e prudente in fase di non possesso, ma comunque forte in attacco. Non abbiamo paura della Roma, ma la rispettiamo: dovremo essere molto bravi a neutralizzarne le qualità e sfruttarne le carenze. Preoccupato per le fatiche di Istanbul? Di certo i viaggi in Europa non aiutano: in questa stagione abbiamo giocato una decina di partite più della Roma e il dato pesa, ma l’esperienza accumulata può aiutarci».
Eppure un dato preoccupante per la Lazio c’è: di ritorno dalle trasferte europee, la squadra di Petkovic ha vinto una sola volta, nella prima gara di campionato sul campo dell’Atalanta. All’epoca l’avversario internazionale era però il modesto Mura, ultimo scoglio per l’accesso in Europa League. Dopo di che la Lazio ha raccolto soltanto un pareggio (contro il Bologna) e ben quattro sconfitte (con Genoa, Fiorentina, Siena e ancora Fiorentina). «Ma io ho fiducia nella Lazio – ha spiegato Petkovic – sul piano morale e fisico stiamo bene e lo abbiamo dimostrato nelle ultime gare. I ragazzi si sono allenati bene, con gioia e tranquillità: un sintomo di maturità. Peccato non avere tutti a disposizione, la rosa non è al completo, ma la squadra sta crescendo: ancora non saremo al cento per cento, ma possiamo fare un buon finale di stagione».
Ciò che importa stasera, però, sono solo i tre punti. E per l’occasione Petkovic potrebbe finalmente rilanciare Miro Klose dal primo minuto (all’Olimpico arriverà il ct della Germania Joachim Loew per visionare l’attaccante). «Ancora non è al massimo ma sta bene – ha spiegato il tecnico bosniaco – così come Mauri. In un derby ogni piccola cosa può essere decisiva e Klose è un campione. Se mi aspetto di più da Hernanes? Non soltanto da lui. In ogni caso dobbiamo dare tutto e giocheremo per vincere, come sempre a viso aperto, ma anche intelligenza e umiltà: solo così possiamo battere la Roma». Ed eliminarla dalla corsa europea, motivo d’orgoglio per mister Petkovic: «Ad agosto nessuno dava credito alla Lazio – ha osservato il tecnico biancoceleste – ci mettevano al 9° o al 10° posto, mentre la Roma per tutti poteva vincere lo scudetto. Le cose sono andate diversamente e io sono orgoglioso dei miei ragazzi». Stasera, però, si riparte da 0-0.