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IL TEMPO Osvaldo usa e getta

Osvaldo

(A. Austini) – Al centro della scena. Sempre e comunque. Osvaldo, per i motivi più svariati, rimane il protagonista delle vicende romaniste.

Sul campo, perché domani c’è bisogno di un suo segnale di vita. E sul mercato: la ri-costruzione della squadra ruoterà in buona parte attorno alla sua cessione. L’immediato si chiama Roma-Siena: con il grande ex Destro squalificato, Andreazzoli deve affidarsi ancora ad Osvaldo in attacco. Per questo ieri al tecnico sono venuti i brividi quando lo ha visto abbandonare l’allenamento: l’italo-argentino ha preso un colpo alla gamba destra e il dolore è stato più forte del solito perché non indossava il parastinco. In più c’è un polpaccio che gli dà fastidio da qualche giorno e per questo i medici gli hanno consigliato di fermarsi lì. Comunque oggi, salvo contrattempi, è atteso in gruppo per la rifinitura e domani dovrebbe toccare di nuovo a lui il ruolo di centravanti.

Si spera con risultati migliori rispetto al recente passato. Sono trascorsi quattro mesi (Roma-Milan 4-2 del 21 dicembre) dal suo ultimo gol all’Olimpico. E nel 2013 ha segnato la miseria di due reti tra Bologna e Torino. In mezzo tanti problemi e un distacco sempre più forte dalla realtà romanista, tanto che ormai la frattura e netta. Di sicuro domani l’accoglienza del pubblico non sarà tenera. Nonostante la delusione della gara col Pescara, ci saranno anche stavolta tanti tifosi sugli spalti: tra abbonati e biglietti sono già 39mila i posti assegnati. Osvaldo proverà a trasformare i fischi (scontati) in applausi.

Gli restano cinque partite di campionato più la finale di Coppa Italia con la Lazio: probabilmente le ultime con la maglia giallorossa. Il centravanti ha capito da tempo che la società vuole venderlo e, negli ultimi tempi, ha maturato la convinzione di restare in Italia per dimostrare che non è un «bluff», come si è tornato a pensare da queste parti, e per mantenere il posto in Nazionale. La Confederations Cup sarà la sua prossima grande occasione, utile a lui e alla Roma in chiave mercato. I giallorossi vorrebbero inserirlo insieme a Bertolacci in un maxi-scambio con la Fiorentina per Jovetic. Affare complicato ma possibile anche se bisogna battere la concorrenza agguerrita: Napoli e Juve in Italia, Manchester City e soprattutto Arsenal in Inghilterra. «Di Jovetic tutti ne parlano ma alla fine decide il presidente – ha ricordato ieri Andrea Della Valle – ne riparleremo a giugno». Jo-Jo o meno, Osvaldo può comunque tornare a Firenze dove Montella lo accoglierebbe volentieri. Lo stesso farebbe Mazzarri a Napoli. E se il tecnico dovesse sbarcare a Trigoria? Per Osvaldo sarebbe comunque difficile ripartire in un ambiente che ormai lo sopporta a fatica.

Tra i possibili partenti c’è anche Stekelenburg. Mentre Sabatini tiene in pugno Rafael del Santos («ma io non ne so nulla» ha detto ieri il portiere brasiliano), l’olandese prova a stoppare le voci di mercato per chiudere la stagione con un po’ di tranquillità. «Il Fulham per me è una storia passata – spiega a Roma Channel – non ci penso più, basta. Non mi diverto qui? Chi dice questo non mi conosce».

Aveva ricominciato a divertirsi Dodò, che in un’intervista delle scorse settimane diffusa ieri raccontava: «Ora sto meglio, non salto un allenamento». Invece in questa settimana li ha saltati tutti per un risentimento muscolare e domani non ci sarà, al pari di Marquinho e probabilmente Tachtsidis, bloccato ieri da una distorsione. Marquinhos viene tenuto a riposo per un sovraccarico su entrambe le ginocchia, Florenzi ha accusato problemi intestinali ma non è in dubbio.

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