(E. Menghi) – Il futuro immediato della Roma passa per le scelte di Andreazzoli, che sembra intenzionato a rivoluzionare il modulo per il derby. Il futuro prossimo, invece, è nelle mani di Pallotta, che nella capitale ci è venuto non solo per assistere a una bella partita, ma anche per incontrare Totti e i dirigenti giallorossi.
Dopo il pranzo a Testaccio con il capitano, il presidente si è concesso un po’ di shopping romano e si è visto a cena con Baldini e Sabatini, in una saletta riservata del ristorante Pommidoro a San Lorenzo. Per digerire carbonara e bistecca, si sono concessi una birra davanti alla tv, che trasmetteva Bologna-Torino. Pallotta ha dato appuntamento a tutti a Trigoria, dove è arrivato intorno alle 11, in tempo per godersi la seconda parte della rifinitura, in compagnia di Baldissoni. Nessun tuffo in piscina, nonostante il clima primaverile.
La sorpresa vera riguarda la formazione: Andreazzoli dovrebbe schierare un inedito 4-3-1-2 contro la Lazio. Una scelta logica se si pensa che i biancocelesti giocano con una sola punta, ma rischiosa perché la Roma sembrava aver trovato equilibrio, Palermo a parte. Le assenze di Balzaretti, non convocato dopo l’influenza, e dello squalificato Piris, complicano le cose. Le prove fatte a Trigoria, però, parlando chiaro: difesa a quattro con Castan eMarquinhos centrali, Torosidis a destra e Marquinho a sinistra. A fare da schermo ci penseranno Bradley e De Rossi, mentre Florenzi completerà la mediana, assicurando corsa e inserimenti offensivi. Perrotta ha comunque una chance, ma l’ex Crotone sembra in vantaggio. Pjanic dovrebbe ricoprire il ruolo di trequartista, alle spalle di Lamela e Totti, ma sarà soprattutto un regista avanzato. Destro va in panchina, ma un pezzetto di derby lo vuole giocare anche lui.
Un centinaio di tifosi si sono riversati ieri mattina fuori dal centro sportivo, con un attimo di tensione vissuto da Tachtsidis sulla cui auto è stata scritto un insulto.