Non poteva arrivare in un momento più delicato della stagione questo Inter-Roma tutto da vivere, valido per la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Un crocevia fondamentale per entrambe le compagini, autrici finora di una stagione piuttosto deludente. A piangere di più in questo momento è però l’Inter, falcidiata dai tanti infortuni (gli ultimi di Gargano e Nagatomo ieri a Trieste) ma soprattutto defraudata di alcuni punti in classifica per via di alcune decisioni arbitrali poco cristalline nelle ultime settimane.
Anche ieri, nel match contro il Cagliari, il sig. Celi ha assegnato un rigore inesistente ai sardi per un tuffo di Pinilla dopo un mancato contrasto con Silvestre; per non parlare del clamoroso penalty a sfavore della settimana precedente in Inter-Atalanta, quando l’arbitro Gervasoni ha visto un fallo di mano puramente inventato di Samuel concedendo agli ospiti di riaprire la gara. Un marasma di polemiche che rischia di avere strascichi anche nel match di mercoledì a San Siro.
La designazione arbitrale tanto attesa ha premiato il sig. Mauro Bergonzi come direttore di gara della semifinale; una scelta che fa storcere il naso al club giallorosso, che nella stagione corrente ha letteralmente incolpato l’arbitro genovese per la sconfitta contro il Chievo dello scorso dicembre, per via di un rigore negato a Totti e la mancata interruzione di un match assolutamente condizionato dalla fitta nebbia invernale. Bergonzi tra l’altro è uno degli arbitri con la maggiore ‘mania di protagonismo‘ del nostro calcio, visti i precedenti atteggiamenti da prima donna (si veda l’espulsione esagerata di Osvaldo nell’ultimo Inter-Roma di campionato). Ed in questa fase serviva tutto fuorchè un direttore di gara tanto sfacciato per portare serenità nella partita in questione.
Keivan Karimi