1 È così difficile per un romano giocare questa partita?
«Dipende da come il giocatore la vive: è tutta una questione di carattere, ma anche il quartiere in cui si vive può incidere. Meglio che abitino quasi tutti vicino Trigoria, lontano dai cuori pulsanti della città: a San Lorenzo o Testaccio, da 15 giorni sarebbero “travolti” dalle raccomandazioni dei tifosi. Per Totti va fatto un discorso a parte: ha raggiunto una tranquillità psicologica che lo fa scendere in campo senza aver più niente da dimostrare e questo potrebbe essere un vantaggio enorme».
2 Si può dire che ci sono stati derby più importanti di questo?
«Per la classifica, questo non conterà più di tanto. È molto più importante, per la Roma, la sfida di Coppa Italia con l’Inter: primo perché regalerebbe un altro derby, quello sì fondamentale, ma anche perché un trofeo alzato vale dieci volte di più di un derby vinto».
3 Della Roma dei suoi tempi, a chi farebbe giocare il derby?
«A Rudi Voeller: lì davanti, con Totti leggermente più dietro in un 3-5-2, non sarebbe male. Rudi era uno che faceva reparto da solo; in questa Roma, dove davanti c’è solo Totti, sai che spettacolo vederli giocare assieme».
4 Quale derby vorrebbe cancellare? E quale rivivere?
«Cancellerei quello del 1994 in cui sbagliai il rigore, mentre vorrei rivivere il 3-0 di qualche mese dopo con Mazzone. Che partita…».