(M.Cecchini) Il viale del tramonto di ciascuno, spesso, è lastricato di sensazioni totalmente differenti l’una dall’altra.Nel 1950, la leggendaria diva Gloria Swanson lo percorreva virtualmente in un film di Billy Wilder divenuto leggenda, liquidando così la sua malinconia: «Io sono sempre grande. È il cinema che è diventato piccolo». Ecco, in un calcio italiano divenuto in effetti più piccolo rispetto a qualche stagione fa, Francesco Totti non corre rischi del genere. Anzi, quel viale così incongruo che molti avevano già cominciato a presagirgli da (troppo) tempo, sembra essere solo la prosecuzione gloriosa di una strada lunga vent’anni. Con queste premesse, il derby che incombe sembra essere per lui più un’opportunità che un test di durata. All’orizzonte, infatti, c’è la possibilità di aggancio ad un altro primato, quello dei gol giallorossi segnati alla Lazio in campionato. A quota 9, ci sono da Costa e Delvecchio, il capitano invece insegue a una rete di distanza. E se lunedì quel gol fosse il timbro sul rinnovo che Pallotta — in arrivo oggi a Roma — è pronto ad offrirgli?
ARRIVA PALLOTTA Un altro primato, certo, fa gola al numero dieci giallorosso, ma le sue priorità sono altre. «Non ho mai messo i miei obiettivi davanti a quelli della squadra — dice nell’intervista che sarà inserita nei dvd su di lui in vendita con la Gazzetta dal 15 aprile — per prima cosa c’è la Roma». Ma l’aggancio a Piola gli ronza forte dentro la testa, e allora aggiunge. «I miei traguardi li ho sempre raggiunti grazie al mio grande carattere, per questo dico: se sarò messo in condizione di farcela, sono convinto che Piola lo raggiungo». La prima condizione, ovvio, è quella di ottenere il prolungamento del contratto, in scadenza il prossimo anno. Solo una formalità? In linea generale, probabilmente sì, anche se si dovrà sciogliere il nodo sulla durata (biennale o annuale con opzione). Nessun dramma, tant’è vero che lo stesso Totti (ieri in tv con Ilary a «Paperissima» in versione «Grease») dice sicuro: «Ne parlerò a Trigoria direttamente con Pallotta». Di sicuro sarà più difficile battere la Lazio, tant’è vero che due giorni fa nello spogliatoio — tra il serio e il faceto — lo stesso capitano chiedeva sconsolato ai compagni come si facesse a vincere il derby quando, dei presunti titolari giallorossi scritti sui giornali, quella sfida l’avevano vinta solo lui, De Rossi e Burdisso. Pronta la replica sorridente: ma se tu sei quello che lo ha perso di più… Insomma, il clima è sereno, ma l’apprensione c’è.
PISTA AUBAMEYANG Apprensione diversa, invece, c’è per il mercato, con la Roma che smentisce di essere interessata adesso (un anno fa sì) all’attaccante Aubameyang del St.Etienne (ed ex del Milan). «I giallorossi sono pronti a soddisfare la richiesta, che è tra i 12 e i 15 milioni», dice il papa-procuratore Pierre. Ma a Trigoria restano freddi. Anche perché davanti basta capitan Totti.