(F. Ferrazza) – Ha paura che a forza di pensare alla finale di coppa Italia, ci si dimentichi della corsa da chiudere in campionato. Andreazzoli chiede alla sua Roma di non sottovalutare la gara di oggi contro il Pescara, perché la classifica permette di fare sogni europei. «Temo moltissimo questa partita perché magari l’attenzione va a rivolgersi ad altri momenti che adesso non c’entrano nulla. Quelli del Pescara vorranno dimostrare di essere giocatori di serie A, in un ambiente importante, quindi noi dovremo metterci tutte le energie, senza distrazioni». Vietato quindi farsi distrarre dalla frenesia cittadina, vietato pensare già alla Lazio. «Siamo felicissimi di aver raggiunto questo obiettivo, ma non voglio rispondere a nessuna domanda sull’argomento perché abbiamo l’obbligo di pensare a incrementare la nostra classifica, concentrandoci su ogni singola gara».
Anche perché la matematica non rende impossibile neanche il raggiungimento del terzo posto. «Noi tendiamo al massimo che ci è consentito — si sbilancia Andreazzoli — se saremo bravi e fortunati, ben venga, ma ci vogliamo arrivare senza fare tabelle o pensieri, solo con molta attenzione e rabbia». Poi, a fine stagione, si capirà se il tecnico avrà meritato la conferma. «Con i dirigenti abbiamo avuto idee chiarissime dall’inizio di quello che è il mio ruolo, teso a ricavare il massimo da questo periodo, sia nella valorizzazione dei nostri calciatori, sia nel raggiungimento degli obiettivi di classifica. Vorrei, al di là di tutto, essere apprezzato per il lavoro che ho fatto e questo non significa essere riconfermato o meno». Dovrebbe essere confermata la difesa a quattro, con Torosidis spostato sulla sinistra (Balzaretti è squalificato) e Piris a destra. Al centro Marquinhos e Castan. In avanti tridente con Totti, Lamela e Osvaldo, visto che Destro è uscito dolorante da San Siro e per il quale un turno di riposo (partendo dalla panchina) rientrerebbe nel protocollo riabilitativo. Per l’attaccante argentino sarebbe quindi un ritorno da titolare all’Olimpico dopo le tante polemiche che lo hanno visto etichettato come “menefreghista” dalla tifoseria per la sua assenza in occasione del derby (squalificato, era a Londra con la fidanzata).