(F. Ferrazza) – Non fa nulla per nasconderlo, Andreazzoli: la testa della Roma è già a Milano. «Non posso però togliere Torino — l’ammissione del tecnico — c’è una partita da giocare, contro la squadra con la fisionomia più definita del campionato, per merito dei giocatori, ma, soprattutto, di Ventura». Non si può eliminare la gara di oggi pomeriggio, si può però provare a limitarne i danni, rifugiandosi in uno strategico turn over dal quale non escludere neanche Totti. Il capitano potrebbe infatti restare strategicamente in panchina, a riposo per Milano, con Destro titolare, Pjanic e Lamela alle sue spalle.
Non preso in considerazione, seguendo questa lettura, Osvaldo. «È un grande giocatore, ma quando un attaccante non segna fa fatica a mantenere l’equilibrio giusto — spiega Andreazzoli — a lui è successo questo ed è entrato in un vortice. Poi se ne dicono tante, ma la realtà, quella vera, non è quella raccontata quotidianamente sui giornali e dai media in generale, che la raccontano in maniera difforme ».
Quindi anche l’attuale tecnico giallorosso non evita, gira che ti rigira, un attacco alla stampa di cui forse si sarebbe fatto volentieri a meno. Meglio pensare alla formazione anti Torino, condizionata da quella che verrà schierata mercoledì contro l’Inter. Oggi non giocherà De Rossi,acciaccato, e verrà confermata la difesa a quattro. La squadra resterà ad allenarsi a Novara dopo la gara. «Abbiamo voluto rendere agevole la doppia trasferta e poi vogliamo concentrarci in questo momento importante». Saranno circa un migliaio i tifosi della Roma che sederanno oggi nel settore ospiti, per la prima trasferta aperta anche ai non possessori di tessera del tifoso. Molti di più quelli che andranno a Milano, per una gara nuovamente da esodo.