(M.Pinci) La caccia è aperta, e la sconfitta di Palermo c’entra poco. Mentre Andreazzoli prepara un derby distante ancora quattro giorni,la Roma ha avviato le manovre per individuare l’allenatore cui affidare la panchina per la prossima stagione. Dal milanista Allegri al bolognese Pioli sono tante le piste che piacciono. L’ultima in ordine di tempo porta a Roberto Donadoni: un personaggio che piace al ds Walter Sabatini, sia a livello umano che professionale. E con cui la Roma ha già parlato: una telefonata esplorativa, utile a ricevere la sua disponibilità ma anche a sollevare il ricordo di un rapporto complicato tra l’allenatore e Totti. E sufficiente ad aprire un nuovo scenario: perché il Milan deve ancora decidere, al di là delle dichiarazioni, se confermare Allegri, che chiede il rinnovo, pensa alla Premier e però strizza l’occhio a Franco Baldini. Galliani oltre a Montella, con cui è in contatto da dicembre, segue con attenzione lo stesso Donadoni, che a qualche amico ha ammesso di sperare nella chiamata. Se da Milano decidessero di provare ad anticipare i giallorossi per il tecnico del Parma (che a parole lo blinda ma ha già bloccato Gasperini), il futuro di Allegri sarebbe inevitabilmente altrove. E a Trigoria non dispiacerebbe affatto. Difficile sia confermato Andreazzoli («Palermo non l’ho capita », la bocciatura di Pallotta): il suo primo problema, oggi, resta comunque la stracittadina di lunedì contro la Lazio. E nonostante lo spavento per una tendinite al ginocchio già riassorbita da Marquinhos e il solito forfait pre derby di Totti (Pallotta, nel weekend a Roma, lo rassicurerà sul rinnovo biennale in tempi brevi) avrà l’intera rosa a disposizione, compreso Destro, non al meglio. Out solo gli squalificati Piris eOsvaldo: l’attaccante è al capolinea dell’esperienza romana, il Napoli e Mazzarri lo vogliono come alternativa a Cavani. Lui spera nel Valencia.