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LE PAGELLE DI INTER-ROMA Destro timbra due volte, Torosidis confeziona una gemma. Stekelenburg statua di sale

Le Pagelle

INTER:

Handanovic 6,5; Ranocchia 5,5 (dall’85’ Belloni s.v.), Samuel 6, Juan Jesus 6; Schelotto (dal 63′ Benassi 6), Kuzmanovic 5,5 (dal 72′ Forte s.v.), Kovacic 7,5, Zanetti 6, Jonathan 6,5; Alvarez 6,5; Rocchi 6

All. Stramaccioni 6

 

ROMA:

Stekelenburg 5: Il gol del 2-3 di Alvarez è inguardabile sotto tutti i punti di vista. Sbagliato il posizionamento, sbagliata la lettura dell’azione e ancora peggio la reazione a quello che poteva essere considerato un passaggio in porta. Fortunatamente l’errore è ininfluente per l’accesso in finale, ma la collana di perle negative dell’estremo olandese sta assumendo fattezze sempre più smisurate. Statua di sale!

Torosidis 6,5: Doppia versione questa sera del terzino greco: primo tempo sotto ritmo, senza mai sovrapporre sulla fascia e con qualche sbavatura di troppo in fase difensiva. Seconda frazione dettata invece da tutt’altro piglio, con un peso specifico in avanti degno di un’ala e con una gemma che scrive i titoli di coda ad una partita durata anche troppo, viste le premesse della vigilia. Il vero Leonida!

Marquinhos 6: Stringe i denti perchè non è al meglio come molti altri. Si vede lontano un miglio che non ha la reattività dei giorni migliori, ma nonostante tutto prova a coprire con il mestiere (ricordiamo 19 anni a maggio!). Si fa bruciare da Rocchi nella sponda che porta alla rete di Jonathan, per il resto i limiti offensivi nerazzurri lo aiutano a carburare. Meritava il primo gol in maglia giallorossa con quella sventola da fuori. Caparbio!

Castan 6,5: Tosto al punto giusto nelle chiusure e abile nel far ripartire l’azione. Del reparto arretrato è forse quello che interpreta meglio lo spirito della partita, suonando la carica ai compagni apparsi inizialmente addormentati. E’ fin troppo  facile notare che un conto è vederlo in coppia con il giovane connazionale e un altro è ammirarlo (si fa per dire) con il Burdisso di quest’anno. Concentrato!

Marquinho 6,5: Spinge molto sulla sinistra sin dall’avvio, forse tralasciando troppo i compiti di copertura. Molto meglio quando con l’inserimento di Balzaretti viene riportato nel ruolo naturale, ovvero a centrocampo, con la libertà di buttarsi dentro e cercare il dai e via al limite dell’area di rigore. Non sarà un fenomeno, ma non fosse altro che per la sua duttilità, merita di stare in una rosa importante. Sgusciante!

De Rossi 7: Tempo e Spazio, non come principi fondanti della filosofia Kantiana, ma come ricetta per restituire il mediano di Ostia ai suoi livelli naturali. La condizione fisica non è ottimale, e non solo per la botta alla caviglia rimediata nel derby, ma se gli avversari gli concedono la possibilità di alzare la testa e scegliere la giocata, allora il valore assoluto viene a galla. Così il buon Daniele mette lo zampino in entrambi i gol di Destro (specie nel secondo splendida l’apertura su Balzaretti) oltre a sacrificarsi nel classico ruolo di schermo difensivo. Unica pecca la chiusura in ritardo sul gol di Jonathan. Welcome back!

Bradley 6: Diligente lavoratore del centrocampo capitolino. Da lui non vedrai mai una giocata da lustrarsi gli occhi, ma difficilmente puoi imputargli la mancanza di impegno. Corre, recupera, lotta, tutto quello che in certe partite serve, lui lo mette sul rettangolo verde. Scolastico! 

Florenzi 5,5: Tutto bello ma la dabbenaggine sotto porta sta diventando una costante pericolosa per il giovane centrocampista giallorosso. In chiusura di primo tempo ha la possibilità di ricacciare indietro le speranze interiste con un pallone a pochi passi da Handanovic che si supera nel deviare in angolo. Per il resto solita corsa incessante e tandem con Totti che inizia a prender corpo stile Perrotta. Non rientra nella ripresa per un problema fisico. Impreciso!

Lamela 6,5: Prova positiva anche per l’argentino in aria di rinnovo quinquennale. “El Coco” non ripete la giocata ad effetto di Torino, ma si sbatte per il campo con più alti che bassi e come i grandi giocatori lascia il segno con un bellissimo assist per Destro nel gol che vale il momentaneo pareggio. Se diventa impeccabile anche nella fase difensiva, allora vuol dire che il suo processo di crescita procede senza grosse pause. Ispirato! 

Totti 6,5: Solito catalizzatore di gioco sulla trequarti, con quella visione degli angoli di passaggio che solo lui ha. Pur non mettendo in mostra una mobilità straordinaria, tiene sempre in apprensione almeno tre uomini della retroguardia interista, consentendo ai vari centrocampisti di trovare il tempo d’inserimento. Icona! 

Destro 7: Parte al piccolo trotto cercando la confidenza giusta dopo tanto tempo passato in infermeria. Come si dice in gergo la struscia poco nei primi 45′ facendo pensare ad una sostituzione imminente in avvio di ripresa e invece rialza la testa mettendo a segno un uno-due micidiale che mette al tappeto Zanetti e compagni. Soprattutto il primo è un gol d’autore con un tocco sotto felpato che non lascia scampo all’ottimo Handanovic. 5 gol in 4 partite, è lui il Re di Coppa!

Balzaretti (dal 46′ per Florenzi) 6,5: Suo l’assist per il secondo gol di Destro che chiude definitivamente il discorso. Buon impatto sul match per l’ex terzino del Palermo, per una volta da inserire nella colonnina dei positivi.

Dodò (dal 70′ per Destro) 6: Andreazzoli gli concede spazio per far rifiatare Destro, sempre nel ruolo di ala sinistra. Si procura un paio di buone occasioni in area di rigore ma non riesce a concretizzarle nel migliore dei modi. Prosegue il lungo percorso di recupero.

Taddei (dal 75′ per Lamela) s.v.: Partecipa alla festa.

 

All. Andreazzoli 5,5: Si era parlato tanto di mentalità e approccio alla gara e come per magia la Roma scende in campo con il piglio sbagliato. Poi con il passare dei minuti (era impossibile non riuscirci) la squadra prende sicurezza, visto anche il calo dell’Inter e nella ripresa assesta lo strappo decisivo. Nel complesso non una bellissima prestazione ma quel che conta è il biglietto strappato per la finalissima del 26 Maggio. Occhio le finali non si giocano, si vincono!

 

Arbitro Bergonzi 6: Poco o nulla da segnalare per il fischietto genovese che si limita alla normale amministrazione.

 

A cura di Angelo Papi

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