“Noi guardiamo con grande attenzione e rispetto i pronunciamenti dell’Antitrust e lo facciamo anche stavolta. E’ un invito al legislatore a eventualmente modificare in futuro la legge esistente. Quello che ricavo e’ che non viene mossa alcuna censura all’operato della Lega e a quanto ha fatto, alle delibere che ha adottato, in quanto sono aderenti alla legge in vigore che prevede determinati criteri che sono previsti nel decreto legislativo del 2008, quindi si discute su un dato proiettato nel futuro”. Il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, risponde cosi’ ai rilievi dell’Autorita’ Garante per la Concorrenza e il Mercato a governo e Parlamento in merito ai criteri di ripartizione delle risorse audiovisive.
“Nel merito, premesso che secondo noi va sottolineata la coerenza della Lega che non e’ in discussione -prosegue Beretta-, va sottolineato il fatto che tutte delibere che la Lega ha assunto in questa materia sono state approvate da maggioranze ultra-qualificate. La posizione dell’Antitrust mi sembra ripercorra dei pareri e anche una indagine conoscitiva resi pubblici prima 2008, e che ripropone questo punto di vista. Per la verita’ se guardiamo al soggetto che deve essere titolare, a chi ripartisce i diritti, non ritroviamo altrove esperienze che vedono a soggetti esterni la Lega la responsabilita’ della divisione”.
“Quello che e’ importante sottolineare -prosegue Beretta – e’ che non viene messa in discussione questa delibera e l’operato della Lega, c’e’ un invito del legislatore per modificare con norme future il decreto esistente, ed e’ un meccanismo con cui i soggetti interessati avranno modo di confrontarsi” .