(F. Balzani) – «Vogliamo la finale a tutti i costi». Non si nasconde Andreazzoli: quella di stasera a San Siro è la gara più importante di una stagione fin qui negativa e potrebbe regalare alla Roma una finale storica contro la Lazio. «Non c’è stato neanche il bisogno di puntualizzare ai ragazzi quanto sia importante questa partita e quanto sarebbe grave sottovalutare l’Inter per le sue assenze. Sarà comunque una squadra con 11 giocatori validi e motivatissimi supportati da un pubblico numeroso. Partita più importante della stagione? Lo era anche quella di Palermo o quella con la Juve in quel momento. Di certo questa non è solo una partita, ma rappresenta la possibilità di giocarne un’altra tremendamente importante per la storia del club e per i nostri tifosi. Poi non ho mai conquistato un trofeo, mi piacerebbe provare».
La Roma riparte dal 2-1 dell’andata quando a risolvere il match fu una rete di Destro che proprio in quell’occasione si infortunò al ginocchio destro.Stasera l’ex-attaccante del Siena farà il suo ritorno in campo dal 1’ in un tridente con Lamela e Totti. «È la sua partita per tanti motivi: il rientro, il suo passato all’Inter, la voglia di arrivare in finale. Ce lo siamo lasciati a riposo a Torino per questo, avrà la possibilità di esprimere tutte le sue qualità», ha dichiarato Andreazzoli che farà a meno di Pjanic («Non sta ancora bene, non sarà della gara») mentre De Rossi «migliora anche se viene da 7-8 giorni in cui ha fatto pochissimo». Anche Marquinhos stringerà i denti. Possibile il ritorno al 4-3-2-1 utilizzato nel derby, ma Andreazzoli puntualizza: «Preferirei avere un modulo di riferimento. A volte però la scelta dipende da tanti fattori. In ballo anche le capacità dell’avversario». Anche il ds Sabatini a S. Siro: «Questa semifinale è eccitante. I nostri giocatori sanno quello che devono fare, si tratta di una partita fondamentale».