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LEGGO Giannini: “Della Lazio temo Ederson”

Giuseppe Giannini

(Leggo) – Lunedì c’è il derby. Cosa rappresenta per Giuseppe Giannini questa sfida? «Passione. Emozioni, le più forti che un calciatore romano possa vivere. Il derby di Roma è la partita più particolare di tutta la serie A, è una sfida eterna».

Lei ne ha giocati 15. Il ricordo migliore e quello peggiore?

«Il più bello la corsa sotto la Sud dopo lo 0-3 con Mazzone. Il più brutto quando Marchegiani mi parò il rigore nel ’93 (la Roma perse 1-0, ndr) e Sensi disse che non meritavo la fascia da capitano».

L’avversario che ha più detestato?

«Bergodi. Ma poi ci siamo chiariti».

Il compagno di squadra che più sentiva la gara?

«Bruno Conti. Passavamo la notte della vigilia a giocare a biliardo».

 

Questo derby per la Roma è l’ultima spiaggia?

«Ci arriva più fresca a livello fisico, ma psicologicamente è dura perché è una sfida che non può sbagliare».

Chi può essere l’uomo derby?

«Banale dire Totti, ma lui in questo momento è la benzina della Roma. Direi lui e Lamela. Della Lazio temo Ederson e il solito Klose».

Si sarebbe mai aspettato un Totti così a 36 anni?

«Sì perché i campioni di talento che restano professionisti sono più longevi di chi punta tutto su corsa e fisico. Può raggiungere Piola e fare il mondiale».

 

La Roma è in un momento nero. Come se ne esce?

«Andreazzoli ha limato i problemi di una squadra che per me rimane sulla carta molto forte ma un po’ inesperta. Se ne esce facendo gruppo. Io confermerei Aurelio, non vorrei facesse la fine di Montella».

Dopo Zeman ha sperato in una chiamata della Roma?

«Sì, tanto. Poteva essere l’occasione per capire il mio valore».

Accetterebbe di allenare la Lazio?

«Mai!».

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