(F. Balzani) – Totti, la Nike, Qaddumi, il nuovo stadio, ma soprattutto il futuro della Roma che fa gola a tutto il mondo. «Morgan Stanley sta organizzando una piattaforma per esaminare le tante domande di grandi investitori che si sono avvicinati a noi. Si tratta di gruppi europei, americani, asiatici e mediorientali». In attesa di sbarcare nella capitale (venerdì) e assistere al suo primo derby, Pallotta ha fatto il punto della situazione a New York nel corso di un forum con i media americani.
«Non abbiamo preso in mano la società per guidarla 2-3 anni e fare cassa. Il nostro progetto è a lungo termine: 20 anni, riporteremo la squadra e la società ai livelli che gli competono». Intanto però Pallotta ha assistito in meno di 2 anni a 25 sconfitte e troppe brutte figure. «Anch’io certe volte mi sveglio la notte e non capisco come perdiamo certe partite. Il talento l’abbiamo, visto che abbiamo battuto le più grandi squadre del campionato come Juve, Milan e Inter. Serve continuità». Che neanche Andreazzoli è riuscito a dare alla squadra: «Il mister ha fatto un ottimo lavoro. Non ho capito solo l’ultima partita, ma è presto per parlarne del suo futuro». Più importante il rinnovo di Totti: «Ne parleremo molto presto».
Dopo le noti dolenti, il presidente passa a quelle liete relative alle partnership ottenute negli ultimi mesi: «Nessun club al mondo può vantare la sponsorizzazione di brand globali come Disney e Volkswagen e soprattutto l’accordo storico con la Nike». Sullo stadio: «Sta procedendo tutto secondo i tempi previsti. A volte leggo cose che non stanno né in cielo né in terra». È stata una «perdita di tempo» invece la trattativa con Qaddumi: «Abbiamo avuto diversi consulenti che ci hanno proposto questo nome. Noi abbiamo fatto tutte le verifiche necessarie e sembrava fosse una storia seria. Poi è andata come è andata. Ma posso assicurare che è stata solo una perdita di tempo, che non ha interferito neanche per un minuto con il nostro lavoro».