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REPUBBLICA.IT Coppa Italia, il 26 alle 18. Finalmente la farsa è finita

Stadio Olimpico

(F.Bianchi)- Finalmente. E’ ufficiale: Roma-Lazio, finale di Coppa Italia, si giocherà domenica 26 maggio, ovviamente all’Olimpico, con inizio alle ore 18. Confermata la data stabilita dalla Lega di serie A, e condivisa dall’Osservatorio del Viminale.

E’ stato solo anticipato l’orario, dalle 21 alle 18. Cambia poco: gli incidenti del derby dell’8 aprile sono avvenuti tutti di pomeriggio e i festeggiamenti della Coppa Italia, tocchino a romanisti o laziali, si terranno di notte (e sono quelli che fanno più paura). Ma il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, cui si era subito unito l’ex ministro Cancellieri, aveva detto con chiarezza: “Mai più derby di notte”, ventilando anche l’ipotesi che si potesse giocare anche a porte chiuse o in campo neutro (chissà dove). Il sindaco Gianni Alemanno si era subito unito al coro di chi, sbagliando, considerava e considera questa partita una autentica disgrazia per Roma: “Non si può giocare il 26, ci sono le elezioni amministrative, e poi ci vorrebbero 3.000 poliziotti da far venire a Roma”.

Esagerato: comunque, l’ordine pubblico non compete a lui, bensì al questore Fulvio Della Rocca che, forse, l’8 aprile si era fatto trovare un po’ impreparato, a livello soprattutto di prevenzione. Il balletto sulla data è stato molto lungo, troppo. Bocciato, e rivisto, dalla questura il piano, di buon senso, della Lega di serie A. Forse a questi tentennamenti, che hanno creato un pessimo clima intorno alla partita, ha pesato anche il fatto che il prefetto di Roma non è in grande “sintonia” con il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, così come non lo era con l’ex capo della polizia, Antonio Manganelli. Ora, finalmente, la farsa è finita. Non si parlerà più dell’ipotesi-Pechino, che ci avrebbe fatto cadere del ridicolo, anche se nelle casse dei club sarebbero finiti 3 milioni e 300.000 euro. Non si parla più di date improbabili. Significativo il fatto che la conferenza di oggi, per ufficializzare la decisione del prefetto, si sia tenuta al Coni. Ora, tutti al lavoro. Con parole di saggezza.

Pecoraro: “Speriamo tutto ok, anzi ne siamo certi”. Lotito ai tifosi: “Ora rispettare le regole, nel derby deve vincere la legalità”. Malagò: “Derby è la prima del fuoco, non si sbagli”. Beretta:”Lavoriamo insieme per arrivare con serenità a questa partita”. Per la Rai la gara pomeridiana, e non serale, è un danno. Ma va bene così. L’importante che stavolta sia organizzato tutto nel migliore dei modi: i nomi dei (pochi) violenti si conoscono. Settantamila persone vogliono godersi in pace una sfida inedita, e magari anche andare a festeggiare. Nella notte. La notte è fatta per festeggiare. E gli imbecilli, stavolta, è meglio che restino a casa.

Fonte: repubblica.it

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