Intercettati dai microfoni di GazzettaGialloRossa.it, durante una partita di Padbol (famoso sport argentino simile al calcio-tennis), gli ex giocatori di Roma e Lazio, Luigi Di Biagio, Bernardo Corradi e Stefano Fiore, hanno espresso un giudizio sulla prossima stracittadina. Queste le loro parole:
Come si vive la vigilia del Derby?
Di Biagio: “A differenza di tutti gli altri Derby, Roma è una città molto passionale, quindi si sente molta pressione già dalla settimana precedente alla partita stessa. Tutti sono pronti, sono entusiasti, poi il clou sarà il momento dei novanta minuti. Non è una partita come le altre, sopratutto in una città come Roma”.
Corradi: “Avendo avuto la possibilità di aver giocato altri Derby in altre città, ti rendi conto dell’attaccamento e della passione che c’è intorno alle due squadre romane. Il Derby non è una partita che finisce in una settimana, ma è un qualcosa che inizia molto prima e che porta degli strascichi durante tutto l’anno. Vincere una partita come il Derby ti può veramente cambiare una stagione”.
Fiore: “E’ una partita sentitissima, piena di emozioni perché il campanilismo qui è sentito come in nessun altra città. C’è molta rivalità ed è una partita che nessuno vuole perdere. Può valere una stagione, ci vuole grande concentrazione e determinazione per portare a casa il massimo”.
Come si vive il Derby tra calciatori?
Fiore: “C’è questa rivalità ed è giusto che ci sia. In campo si fa di tutto per battersi, ma alla fine l’amicizia è una cosa molto più importante di una partita di calcio”.
Corradi: “Il calcio deve anche prendere esempio da sport come il rubgy dove durante la partita c’è del sano agonismo e dopo c’è spazio per rapporti che vanno al di là di quella che è una partita di calcio”.
Di Biagio: “Sono d’accordo con loro, anche perché abbiamo vissuto momenti anche al di fuori dei club. Con Stefano per esempio abbiamo fatto un Europeo insieme in Nazionale”.
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