La paura di tutti quanti, da tifosi ad addetti ai lavori, ha preso vita ieri pomeriggio nel teatro degli orrori (e non solo sportivi, purtroppo) dello Stadio Olimpico. Una Roma molle e convinta di essere superiore non porta a casa i tre punti contro la squadra forse più scarsa degli ultimi dieci campionati di Serie A e fra le meno dotate di tutti i massimi campionati europei. E’ naturale che, a fronte dell’imbarazzante prova degli uomini di Andreazzoli, i voti delle pagelle dei principali quotidiani diano un’insufficienza generale alla squadra. L’ “approccio sbagliato” impantana la Roma in sesta posizione, superata da un non certo irresistibile Inter, e si ritrova ora sopra di una lunghezza su Lazio e Udinese. Come ogni lunedì vi riportiamo le pagelle dei principali quotidiani sportivi e generalisti.
IL MESSAGGERO a cura di M. Ferretti
STEKELENBURG 5 Regala a Caprari la palla del gol del Pescara, respingendo in maniera goffa su Cascione. E, in precedenza, lo stesso aveva fatto sulla conclusione chilometrica di Zanon. Salva nel finale su Di Francesco, ma dopo essere andato a spasso per la propria area.
PIRIS 5 Fatica a frenare Caprari e, una volta uscito l’ex romanista, non brilla mai per sicurezza.
MARQUINHOS 4,5 Soffre tremendamente la fisicità di Sforzini (29 anni, zero gol in serie A) e si fa anticipare da Caprari nell’azione del gol abruzzese. Il ragazzino, a fine stagione, probabilmente sta pagando un (logico) prezzo alla sua età e all’inesperienza.
CASTAN 5 Regala a Sforzini la palla della vittoria del Pescara, e deve ringraziare Stek se la Roma non becca un altro gol.
TOROSIDIS 5 A sinistra non sa proprio andare, ecco perché è macchinoso e quasi mai incisivo. E la fase difensiva è carente.
PJANIC 4 Irriconoscibile. Azzecca al massimo un paio di passaggi, quelli più facili. Nullo in fase di contenimento. Che succede? Che fine ha fatto il regista con i fiocchi che Andreazzoli aveva saputo inventarsi nelle settimane passate?
DE ROSSI 5 Nel primo tempo non tira di sinistro quando – a tu per tu con Pelizzoli – potrebbe farlo; nella ripresa ancora di sinistro tira, ma Pelizzoli devia in angolo. Partecipa all’azione del gol di Destro.
FLORENZI 5 Un tempo a correre senza grande qualità tattica. E si pappa un gol.
LAMELA 5 Non gli riesce un dribbling vero, s’intestardisce all’eccesso nel provare l’uno contro uno. E, di fatto, non conclude mai verso la porta del Pescara.
OSVALDO 4 Fischiato all’annuncio delle formazioni, tira (solo) due volte verso Pelizzoli, in entrambi i casi a gioco fermo. Non si vede praticamente mai senza neppure avere l’(eventuale) alibi della fatica di Milano.
TOTTI 5 Un paio di assist come si deve nella prima frazione (a Florenzi e De Rossi) ma, a seguire, tanti (troppi) errori in fase di rifinitura. E la mira, stavolta, non gli è amica.
DESTRO 6,5 La sua rete (decima stagionale, in giallorosso) salva la Roma dall’ennesima sconfitta interna. E protesta per un fallo non fischiatogli dall’incertissimo Massa: ammonito, verrà squalificato e salterà il Siena.
BRADLEY 5 Entra ma non se ne accorge nessuno.
LOPEZ ng Non gli riesce, come accaduto con il Catania, di entrare e lasciare il segno.
ANDREAZZOLI 5 Roma brutta che più brutta non si può sul piano del gioco e a corto di fiato. E lui non può essere esente da responsabilità.
CORRIERE DELLO SPORT a cura di R.Boccardelli
Stekelenburg 5,5 – Sbaglia anche lui sul gol del Pescara: va giù pesante e respinge centrale invece di allargare la traiettoria verso la linea di fondo. Nel finale nega il gol al giovane Di Francesco inerpicandosi sul tentativo di pallonetto.
LEGGO a cura di F. Maccheroni
STEKELENBURG 6 Sul gol? Il bentornato a Caprari. Poi fa il suo. Mai di più, mai un’uscita. Sabatini, riuscirà a trovare un portiere?
PIRIS 4 Sbaglia molto anche in attacco quando è chiamato al cross. Le sue indecisioni coinvolgono anche Marquinhos (37’ st Lopez ng).
MARQUINHOS 5,5 Non è la sua migliore partita, considerando anche la mediocrità degli avversari. Non è in condizione? Lo mettano in condizione: fisica e in condizione di giocare.
CASTAN 5 In un’occasione rischia addirittura di calpestarsi con Stek: il portiere non esce, lui è indeciso, frittata a un passo.
TOROSIDIS 4 In difesa nullo, in attacco quasi: eppure con la Grecia gioca anche a sinistra.
PJANIC 3 Sbaglia tutto, non riesce mai a gestire un pallone (26’ st Bradley 4: non è da lui che ci si poteva aspettare una fonte di gioco).
DE ROSSI 6 Sarebbe la sua gara più convincente, ma sbaglia un gol (credeva di essere in fuorigioco?) e in un’occasione passa la palla con lo specchio libero. In ripresa.
LAMELA 4,5 Sono mancati i suoi spunti, anche se la squadra è in vacanza da lui ci si aspetta un’idea, non la giornata di ferie.
OSVALDO 3 Fa meno danni quando è squalificato. Fuori condizione.
TOTTI 5 Un primo tempo inesistenze, con molti errori anche di precisione. Meglio nella ripresa.
DESTRO 7 Voto al di là dei meriti, forse. Ma il fatto stesso che, dopo la doppietta in Coppa Italia, entra nella ripresa e segna, dimostra lo scarso intuito di Andreazzoli. Si trova nell’ingorgo creato dalla schizofrenica gestione dei cambi: tante punte, nessun centrocampista.
FLORENZI 3 Si mangia il solito gol facile. Non indovina un passaggio, corre a vuoto. Niente da dire sull’impegno. L’impressione è che sia un buon rincalzo e che il meglio lo abbia dato con Zeman: correva per un tempo. E poi crollava sfinito (1’ st Destro 7).
ANDREAZZOLI 4 Sarebbe il peggiore se fosse colpa sua. Chiunque al suo posto avrebbe accettato questa sfida. La responsabilità è di chi ha pensato a lui e, dopo qualche risultato positivo, ha anche ipotizzato la sua conferma per la prossima stagione. Perché Sabatini non gli chiede come mai sia stata accantonata la difesa «a tre»? Perché Romagnoli è stato dimenticato dopo un’eccellente prestazione? Che poi faccia giocare una squadra senza un’idea con cinque punte, ci sta: è nel pallone.
Redazione GazzettaGialloRossa.it